L’esercito siriano ha annunciato ieri di aver abbattuto un
drone israeliano nella provincia di Quneitra, sulle alture del Golan
siriano. A dare la notizia è stata l’agenzia di stato siriana Sana,
citando una fonte militare, che ha specificato che si tratta di uno
Skylark 1 colpito mentre sorvolava il villaggio di al-Hadar; secondo Press Tv,
il drone stava monitorando l’area mentre era in corso un’offensiva
dell’esercito siriano contro un gruppo di miliziani ribelli, ma
l’esercito israeliano ha diffuso questa mattina un comunicato via radio
in cui nega l’abbattimento di un suo veicolo pilotato a distanza.
L’abbattimento è avvenuto a due settimane dal raid di Tel
Aviv intorno a Damasco e nell’area al confine con il Libano, attacchi
destinati – secondo i media – a colpire Hezbollah e un presunto carico
di armi pesanti destinate al movimento libanese in provenienza
dall’Iran. E’ diventata quasi una costante, nell’ultimo anno,
l’intromissione di Israele nella vicina guerra civile siriana, tanto
che un rapporto delle Nazioni Unite ha rivelato che Israele intrattiene
da mesi contatti costanti e regolari con gruppi militanti di ribelli
siriani.
Le Forze di Disimpegno degli Osservatori delle Nazioni Unite
(Undof), dispiegate lungo le linee di armistizio sul Golan, hanno
riferito che ufficiali israeliani e miliziani sostenuti dall’estero hanno collaborato direttamente lungo la frontiera siriana negli ultimi 18
mesi. I peacekeeper hanno anche segnalato di aver visto i
soldati israeliani aprire il confine e far entrare persone oltre a
miliziani e civili siriani feriti che di solito vengono ricoverati negli
ospedali di Safed e Nahariya.
La zona del Golan siriano è tornata a essere teatro di violenti
combattimenti tra l’esercito siriano e i gruppi di ribelli, mentre
dall’altra parte della frontiera, nella zona strappata da Israele alla
Siria (circa 1.200 kmq, ndr) nella guerra dei Sei Giorni e
annessa unilateralmente al resto del Paese nel 1981, Tel Aviv continua a
cambiare il carattere fisico e demografico della regione. Il 5 dicembre
scorso l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha votato a favore di
un richiamo a Israele perché rispetti la risoluzione del Consiglio di
Sicurezza 497 (1981), secondo cui l’imposizione di
Israele della sua legge e l’amministrazione delle alture del Golan
occupate non hanno alcun effetto giuridico internazionale.
Fonte
Nessun commento:
Posta un commento