Il presidente nigeriano Goodluck Jonathan è stato sconfitto alle elezioni da Muhammad Buhari, generale che aveva guidato la giunta militare al potere nel Paese tra il 1983 e il 1985. Buhari ha ottenuto 15,4 milioni di voti rispetto ai 13,3 milioni del presidente uscente.
Questo esito ha raccolto parecchia attenzione in Israele secondo il
quale avrà un impatto negativo sul sostegno che ha ricevuto negli ultimi
anni dalla Nigeria.
Lo scorso dicembre, ad esempio, Jonathan, cristiano del sud
del Paese, aveva ordinato a sorpresa al rappresentante nigeriano al
Consiglio di Sicurezza dell’Onu di astenersi sulla richiesta di
riconoscimento dello Stato di Palestina, determinando a sorpresa la
bocciatura della richiesta presentata dal presidente palestinese Abu
Mazen. Secondo la stampa la Nigeria modificò il suo voto da
favorevole ad astenuto in seguito ad una conversazione telefonica tra
Jonathan e il premier israeliano Benyamin Netanyahu.
Secondo alcuni giornali e siti israeliani, Buhari un musulmano del nord della Nigeria
potrebbe portare avanti un programma “islamista” che, inevitabilmente,
avrà forti ripercussioni sulle relazioni con Israele. Relazioni che, al
contrario, Jonathan aveva sviluppato al punto di diventare il principale
alleato dello Stato ebraico in Africa. Nel 2013, Jonathan è stato il primo presidente nigeriano a visitare Israele.
In quell’occasione firmò un accordo per il collegamento aereo diretto
tra i due Paesi. Grazie a questi rapporti fiorenti attualmente la
Nigeria è tra le prime 20 destinazioni per le esportazioni israeliane,
passate da 165 a 276 milioni dollari. Stretta anche la collaborazione sulle questioni di sicurezza.
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