L'Iran ha fatto sapere di aver soddisfatto le richieste di Mosca e di aver aperto il suo spazio aereo alle forniture umanitarie russe a Damasco.
A confermarlo è l'ambasciata russa a Teheran, citata dall’agenzia Ria Novosti. "Sono state inviate diverse richieste e la parte iraniana le ha approvate tutte", ha detto l'addetto stampa, precisando che l'autorizzazione "riguarda solo la fornitura di aiuti umanitari". Analogo esito favorevole alla richiesta della Russia era venuto da Atene, che ha autorizzato i voli umanitari con una nota del ministero degli Esteri.
Gli Stati Uniti avevano chiesto ad Atene di chiudere lo spazio aereo ai velivoli russi diretti in Siria, ma Atene ha scelto di ottemperare alla richiesta russa. Diversamente il ministero degli Esteri della Bulgaria aveva ufficialmente annunciato il divieto di sorvolo dello spazio aereo nazionale ai voli umanitari russi diretti in Siria poi aveva ritoccato il suo diniego con la pretesa di ispezionare gli aerei russi negli aeroporti bulgari.
Il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov in un colloqui telefonico con il segretario di Stato Usa John Kerry ha ribadito la "necessità di respingere in modo congiunto i gruppi terroristici che hanno occupato una considerevole parte della Siria e che stanno minacciando la sicurezza internazionale". "Il maggior impatto della lotta contro questi terroristi lo sta sostenendo l'esercito siriano", ha affermato Lavrov.
Il teatro di crisi in Siria dunque si complica per gli apprendisti stregoni delle potenze Nato che hanno annunciato – vedi Francia e Gran Bretagna – di voler inviare i propri aerei a bombardare la Siria, ufficialmente contro l’Isis, praticamente contro le autorità e le forze armate siriane.
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