22/11/2016
Mosca schiera i missili a Kaliningrad: “la Nato ci minaccia”
"La minaccia reale alla sicurezza oggi non è la Russia" ma tra le altre "l'imminente collocamento in Lettonia, Lituania, Estonia e Polonia, di unità di combattimento delle forze armate della NATO, che costituiscono la spina dorsale delle forze armate statunitensi". E’ quanto ha detto oggi il portavoce del ministero della Difesa generale di Mosca, il maggiore Igor Konashenkov, a proposito delle polemiche scatenate dalla decisione russa di schierare un sistema missilistico nell’enclave di Kaliningrad.
Il ministero della Difesa russo ha risposto a una dichiarazione del rappresentante ufficiale del Dipartimento di Stato americano, John Kirby, che aveva definito la presenza di sistemi missilistici anti-aerei S-400, di altri complessi missilistici operativo-tattici Iskander e di sistemi missilistici per la difesa costiera Bastion nella enclave di Kaliningrad (sul Mar Baltico) "una minaccia per la sicurezza europea".
Konashenkov ha detto che per "l'ex contrammiraglio della marina statunitense e ora un portavoce del Dipartimento di Stato, non sarebbe male sapere che la regione di Kaliningrad è parte integrante della Federazione Russa". Aggiungendo che "la sicurezza dello Stato russo è prerogativa solo della leadership del nostro paese. Pertanto, tutti i reclami e suggerimenti su dove, quando, cosa e come fare sul nostro territorio" è meglio che Kirby "se li tenga per sé" secondo il generale.
E poi il generale non ha rinunciato al suo affondo, ormai quasi d'obbligo nella accesa dialettica tra Russia e Stati Uniti: "la minaccia reale per sicurezza oggi non è la Russia ma la saturazione degli armamenti e di militari di origine non europea". Per poi citare le dislocazioni in Polonia e Romania e "l'imminente collocamento in Lettonia, Lituania, Estonia e Polonia, delle unità di combattimento delle forze armate della NATO”, oltre allo schieramento degli US Marine Corps in Norvegia.
"Quando un Paese diventa membro della Nato, è davvero difficile resistere alla pressione dei Paesi più potenti dell'Alleanza, come gli Stati Uniti, e qualsiasi cosa può facilmente apparire lì: un sistema di difesa anti-missilistica e nuove basi e nuovi sistemi di attacco, se serve – ha dichiarato ieri il presidente russo Vladimir Putin facendo riferimento alla necessità di difendersi da parte di Mosca, in un'intervista rilasciata al regista statunitense Oliver Stone. Dobbiamo prendere contromisure come per esempio colpire con i nostri sistemi missilistici quelle installazioni che dal nostro punto di vista ci minacciano" ha aggiunto il capo del Cremlino.
I missili supersonici Oniks installati a Kaliningrad, nell'ambito del sistema anti-nave Bastion, hanno fatto la loro prima apparizione la scorsa settimana nei combattimenti in Siria. I missili tattici Iskander e S-400, invece, sono destinati alla difesa aerea. Dalla base di Kaliningrad potrebbero colpire aerei e missili Nato dalla maggior parte delle regioni del Baltico.
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