Nel 2021 aumentano i finanziamenti per le missioni militari all’estero ma soprattutto aumentano le spese militari in carico al Ministero della Difesa. L’aumento è anche consistente, tenendo conto che dal computo delle spese militari non vengono presi in carico alcuni capitoli delle spese per la Difesa in carico a ministeri come quello dello Sviluppo Economico e del Mef.
Dai dati risulta l’aumento del rifinanziamento del “Fondo per le Missioni Internazionali”; iscritto nello Stato di Previsione del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). Si tratta di 800 milioni che si aggiungono ai 682,9 disponibili a legislazione vigente. Il totale è dunque 1.482,9 milioni, in aumento rispetto ai 1.308,7 milioni del 2020.
Balza agli occhi poi come nel Bilancio del Ministero della Difesa nel suo complesso, la dotazione finanziaria per il 2021 è cresciuta a 24.583,2 milioni di euro con un balzo di ben 1.641,4 milioni in più rispetto ai 22.941,8 dello scorso anno.
In esso è compresa, oltre la Funzione Difesa vera e propria, anche la “Funzione sicurezza del territorio”, cioè l’Arma dei Carabinieri.
Per quest’ultima, nel 2021 si registra il consolidato superamento della soglia dei 7 miliardi di euro: per la precisione, sono 7.209,4 i milioni stanziati (contro i 7.054,9 del 2020) e, di questi, 469,7 sono quelli destinati ai “Carabinieri per la tutela forestale, ambientale e agro-alimentare”.
La Funzione Difesa vera e propria passa invece dai 15.323,4 milioni di euro del 2020 ai 16.809 milioni del 2021 un incremento di ben 1.485,6 milioni; che, in termini percentuali, equivale a + 9,7%.
Il commento di un osservatorio del settore come Analisi Difesa, è che “dopo i 1.341 milioni in più tra il 2019 e il 2020, adesso altri 1.485,6; in soli 2 anni, la Funzione Difesa ha quindi visto crescere le risorse disponibili di ben 2.826,6 milioni. Era dal biennio 2008-2009 che non si vedeva nulla del genere!” sottolinea il sito specializzato.
Insomma è vero che questi sono tempi di scostamenti di bilancio e molte risorse sono state dedicate e fronteggiare le conseguenze sanitarie e sociali della pandemia, ma le spese militari sembrano essere l’unico capitolo a non dover mai soffrire d’austerity, con il più ampio consenso bipartisan. Sono il più chiaro dei brutti segni dei tempi. Da sempre.
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