Dopo le contestazioni della settimana scorsa ad Amburgo, lo scenario si è ripetuto anche a Wuppertal, dove il ministro degli Esteri Annalena Baerbock (Verdi, ndr) è salita sul palco per la campagna elettorale nel Nord Reno-Westfalia ma è stata oggetto di un lancio di uova. I funzionari della sicurezza si sono immediatamente precipitati sul palco e hanno protetto il ministro con scudi protettivi.
La ministra degli Esteri tedesca era poi volata a Kiev per il consueto palcoscenico che vede impegnati molti politici europei a promettere armi invece che negoziati per fermare la guerra in Ucraina.
Il governo tedesco viene ormai contestato ovunque sia possibile dagli attivisti per la pace e da crescenti settori della popolazione per aver sostenuto la consegna di armi pesanti all’Ucraina ed aver aumentato le spese militari.
Ieri a Dusseldorf si è tenuta una manifestazione davanti alla sede dell’industria militare Rheimetall dove era convocata l’assemblea degli azionisti che si stanno “fregando le mani” per l’enorme business in arrivo con il boom delle spese militari in Germania.
“In vista dell’annuncio di riarmo di 100 miliardi del cancelliere Olaf Scholz, SPD, la Rheinmetall ha presentato offerte per un valore di 42 miliardi di euro. L’amministratore delegato. Vuole versare 142,9 milioni di euro di utili di sangue ai propri azionisti”, ha dichiarato l’attivista Monika Schnicke in una intervista a Junge Welt.
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