Il 10 maggio Draghi rende omaggio a Biden. Come annunciano le veline di stampa, il capo di governo europeo più fedele agli USA, dopo quelli britannico e polacco, riceverà nuovi ordini ed ordinativi.
Ordini sui soldati, che pare schiereremo ancora di più in guerra contro la Russia. Ordini sull’impegno a convincere l’Europa, sempre più riottosa, che bisogna vincere la guerra in Ucraina e sconfiggere la Russia.
Ordinativi sulle armi e sul gas. Che per l’Italia vogliono dire un pesante aumento di spese militari ed un insopportabile aggravio dei costi energetici e ambientali. Perché il gas liquefatto che verrà dagli USA costerà molto di più di quello russo e soprattutto imporrà la devastazione ambientale dei rigassificatori.
Cosa chiederà in cambio Draghi? Su questo le veline ufficiali sono molto più reticenti, perché non sono autorizzate a dire nulla di preciso. Infatti il capo del governo italiano non chiederà nulla se non benevolenza.
Mario Draghi è semplicemente un banchiere della NATO che va a rapporto dal padrone dell’alleanza atlantica. In attesa e nella speranza – forse – di esserne promosso a segretario generale.
Tranne una piccola minoranza di fanatici euroatlantici, che però dominano Parlamento e mass media, tanta parte del paese sentirà disagio vergogna e rabbia per il servilismo di Draghi verso Biden.
Mai come in questa occasione si sentirà la necessità di un altro governo e di un’altra classe politica, che operino per la pace e non per il sempre più dannoso allineamento ai disegni militari degli USA.
Basta con la servitù di guerra, basta con il governo Draghi.
Ordini sui soldati, che pare schiereremo ancora di più in guerra contro la Russia. Ordini sull’impegno a convincere l’Europa, sempre più riottosa, che bisogna vincere la guerra in Ucraina e sconfiggere la Russia.
Ordinativi sulle armi e sul gas. Che per l’Italia vogliono dire un pesante aumento di spese militari ed un insopportabile aggravio dei costi energetici e ambientali. Perché il gas liquefatto che verrà dagli USA costerà molto di più di quello russo e soprattutto imporrà la devastazione ambientale dei rigassificatori.
Cosa chiederà in cambio Draghi? Su questo le veline ufficiali sono molto più reticenti, perché non sono autorizzate a dire nulla di preciso. Infatti il capo del governo italiano non chiederà nulla se non benevolenza.
Mario Draghi è semplicemente un banchiere della NATO che va a rapporto dal padrone dell’alleanza atlantica. In attesa e nella speranza – forse – di esserne promosso a segretario generale.
Tranne una piccola minoranza di fanatici euroatlantici, che però dominano Parlamento e mass media, tanta parte del paese sentirà disagio vergogna e rabbia per il servilismo di Draghi verso Biden.
Mai come in questa occasione si sentirà la necessità di un altro governo e di un’altra classe politica, che operino per la pace e non per il sempre più dannoso allineamento ai disegni militari degli USA.
Basta con la servitù di guerra, basta con il governo Draghi.
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GRAZIE JOE
Mario Draghi nel suo incontro con il Presidente USA ad un certo punto, volgendo in familiarità il sui servilismo, ha detto: Grazie Joe. Grazie Joe per le decine di guerre che gli USA sostengono ed alimentano nel mondo, in quella terza guerra mondiale a pezzi che ora rischia di diventare totale.
Grazie Joe per il blocco di sessant’anni contro Cuba e per tutte le sanzioni che gli USA impongono unilateralmente a tutti i paesi i cui governi sono loro sgraditi.
Grazie Joe per il sostegno ai peggiori regimi tirannici, purché essi siano schierati con l’Occidente.
Grazie Joe per l’estensione della NATO ad Est e per il suo abbaiare contro la Russia.
Grazie Joe per aver costruito un muro in Europa contro la Russia e la Cina, rilanciando gli affari delle multinazionali USA a danno degli scambi commerciali europei.
Grazie Joe per le 180 basi militari USA e NATO in Italia, per le 60 bombe atomiche che hai installato nel nostro paese, per le spese militari che ci fai aumentare anche per acquistare i tuoi F35.
Grazie Joe per difendere ovunque nel mondo con tutti i mezzi gli affari del capitalismo e della finanza nordamericani, anche a prezzo della crisi e della guerra in Europa e in tutto il mondo.
Grazie Joe di farci pagare tutti i costi della guerra degli USA alla Russia e alla Cina.
Nessun ringraziamento a Mario Draghi che ha portato l’Italia nel servilismo più vergognoso e pericoloso dal 1945 ad oggi.
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