Dell’esistenza di banchieri poveri non abbiamo memoria. Che i banchieri siano generalmente ricchi è una ovvietà, ma fa imbestialire non poco il dato – inversamente proporzionale – tra l’aumento delle disuguaglianze sociali e l’impoverimento di ampie fasce di popolazione e il boom di banchieri “ricchi” a cui si assiste nella Ue e in Italia in modo particolare.
A riferirne è il quotidiano economico Milano Finanza che riporta i dati dell’Eba (Autorità Bancaria Europea), secondo cui in Europa ben 1957 banchieri hanno percepito nel 2021 uno stipendio superiore al milione di euro, un vero e proprio record da quando l’Eba ha deciso di raccogliere i dati sulle remunerazioni.
L’aumento rispetto al 2020 è stato del 40% e dovuto soprattutto a tre Paesi: nell’ordine Italia, Francia e Spagna. In particolare, in Italia il numero di banchieri milionari è cresciuto dell’88%, passando da 187 a 351. Secondo l’Eba è merito della Brexit, della fiscalità agevolata per i cervelli di ritorno e del boom dell’investment banking nel 2021.
Per i “Paperoni” delle banche lo stipendio medio si è attestato nel 2021 a 1,8 milioni di euro. In totale i 1.957 banchieri hanno guadagnato quasi 2 miliardi di euro. La Germania resta il Paese con il maggior numero di banchieri milionari (600), seguita da Francia e Italia.
In Italia, dunque, è stato un vero e proprio boom di arricchimento dei banchieri, dove ben 351 banker hanno percepito in media uno stipendio di 1,7 milioni. Di loro 111 lavoravano nel settore dell’investment banking, 73 nel retail banking e 46 in funzioni corporate. Nel complesso, i 351 banchieri hanno guadagnato quasi 600 milioni nel 2021, frutto per 320 milioni di componenti fisse della remunerazione e per 275 milioni di componenti variabili (dividendi, bonus etc.)
Secondo Milano Finanza la causa è stata “l’anno d’oro vissuto da quotazioni e m&a (fusioni e acquisizioni, ndr) nel 2021, quasi 750 banchieri d’affari europei hanno oltrepassato il milione di reddito.
Per l’Autorità Bancaria Europea “L’aumento è legato al buon andamento complessivo delle banche, in particolare nell’area dell’investment banking, e del trading e commerciale, al persistente trasferimento di personale dal Regno Unito all’Unione europea e all’aumento generale degli stipendi”.
Ma il problema del nostro paese, come noto, è il Reddito di Cittadinanza e la spesa previdenziale dunque disoccupati, pensionati e lavoratori pensionandi. Di fatto stiamo “accorciando le distanze” da Germania e Francia solo sugli stipendi dei banchieri.
Come commentare questo boom di banchieri ricchi in Italia? In attesa di un auspicabile e brusco cambiamento nei rapporti sociali... che gli servano per le medicine!!!
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