La Germania è pronta ad autorizzare la Polonia a inviare carri armati Leopard all’Ucraina. Lo ha riferito il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock.
La Baerbock, parlando della possibilità che la Polonia invii i Leopard a Kiev, ha affermato che “se ci viene chiesto, allora non ci metteremo in mezzo. Sappiamo quanto siano importanti questi carri armati ed è per questo che ne stiamo discutendo ora con i nostri partner. Dobbiamo assicurarci che le vite delle persone vengano salvate e il territorio dell’Ucraina liberato”, ha aggiunto.
Il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ha fatto sapere di aspettarsi una decisione a breve sull’invio o meno di carri armati Leopard all’Ucraina, come richiesto insistentemente da Kiev. In un’intervista alla tv Ard, Pistorius ha sottolineato la necessità di non prendere una decisione affrettata, dovendo tenere in considerazione diversi fattori, compreso il mantenimento degli standard di sicurezza e delle disponibilità delle forze armate tedesche. Un rapporto pubblicato dallo Spiegel afferma che alcuni mesi fa la Bundeswehr aveva dichiarato che 19 carri armati Leopard 2 non erano necessari e quindi potrebbero essere inviati all’Ucraina.
Gli aiuti militari promessi dai paesi NATO all’Ucraina si attestano a diverse centinaia di milioni di euro, ma resta lo stallo sulla fornitura dei carri armati Leopard, di produzione tedesca. Nella riunione di Ramstein gli Stati che sostengono l’Ucraina non avevano raggiunto “alcun accordo” sulla fornitura dei carri armati Leopard all’Ucraina, aveva spiegato il ministro della Difesa tedesco Pistorius, rilevando che sulla questione non è stata assunta “alcuna decisione definitiva”, con le parti divise tra favorevoli e contrarie.
Le autorità di Stati Uniti e Germania non hanno ancora preso una decisione finale sulla fornitura di carri armati M1 Abrams o Leopard all’Ucraina, ha detto il segretario alla Difesa USA Austin. “Al momento siamo concentrati sul fare in modo che l’Ucraina abbia le capacità necessarie ad avere successo sul campo: abbiamo una finestra di opportunità fino alla prossima primavera, ed è fondamentale che siano pronti”, ha sostenuto Austin
Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha sottolineato come sia necessaria una spinta nella produzione di armi e munizioni da parte dei paesi NATO, per rifornire rapidamente le loro scorte messe a dura prova dalle forniture militari inviate all’Ucraina. La Nato sta lavorando a stretto contatto con l’industria bellica proprio a questo scopo, nel contesto delle ingenti spese militari messe a disposizione per inviare armamenti a Kiev da parte dei Paesi membri.
La Russia dal canto suo ha inasprito i suoi avvertimenti alla NATO sulla fornitura di carri armati e armi offensive all’Ucraina. Una tale decisione aprirebbe la porta a una “catastrofica escalation”, ha scritto il presidente della Duma di Stato Vyacheslav Volodin su Telegram durante il fine settimana. La Russia risponderà a tale sviluppo con l’uso di “armi più potenti” se l’Ucraina utilizzerà queste armi per attaccare obiettivi nelle retrovie russe o tentare di conquistare “territori russi”.
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