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08/12/2023

Israele - Il sindacato Histadrut si allinea alla militarizzazione del paese

Il sindacato israeliano Histadrut ha diffuso una nota in cui chiede che i funzionari e i lavoratori pubblici che facciano “qualsiasi dichiarazione/azione/sostegno alle organizzazioni terroristiche di funzionari pubblici contro lo Stato di Israele” vengano rimossi.

È doveroso ricordare che l’israeliano Histadrut è lo stesso sindacato che nel 2021 – durante l’ennesima operazione di bombardamenti a tappeto contro i palestinesi di Gaza – aveva inviato una nota di protesta contro i portuali italiani al Consolato italiano a seguito la mobilitazione dei lavoratori nei porti di Genova, Livorno, Napoli, Ravenna per impedire il carico e lo scarico di armi alle navi israeliane negli scali portuali del nostro paese.

In quella che viene presentata come “l’unica democrazia del Medio Oriente”, evidentemente, è impossibile esercitare ogni diritto di critica verso le politiche colonialiste e di massacro contro il popolo palestinese, pena la perdita del lavoro incoraggiata, in questo caso, dallo stesso sindacato.

Nonostante l’Histadrut nei mesi scorsi abbia anche promosso scioperi e mobilitazioni contro le leggi autoritarie del governo Netanyahu, occorre affermare che questa posizione altro non è che l’ennesima dimostrazione di quanto dietro la falsa retorica della “democrazia” dello Stato israeliano si nasconda una realtà fatta di stragi, apartheid e morte per i palestinesi. Un “doppio standard” che a quanto pare vale in tutti i campi...

In questi giorni in cui è ripresa con nuova violenza l’aggressione della striscia di Gaza, in una nota l’USB si stringe in solidarietà al popolo palestinese, “ribadendo il suo sostegno alla popolazione colpita da costanti bombardamenti, così come la ferma e totale condanna dell’operato dello stato israeliano”.

L’Usb nelle scorse settimane ha raccolto l’appello alla mobilitazione lanciato dai sindacati dei lavoratori palestinesi dando vita a iniziative di solidarietà con la Palestina ed anche di boicottaggio dell’economia israeliana, a cominciare dai porti e dagli aeroporti fino alle iniziative per il disinvestimento come quelle davanti ai supermercati della Carrefour.

Ma l’Usb, sindacato membro della Federazione Sindacale Mondiale (Wftu) sottolinea anche che l’Histadrut, è membro della ITUC-CSI, la “confederazione sindacale internazionale di cui fanno parte anche i sindacati confederali italiani e che non ha mai condannato il massacro del popolo palestinese e ha sempre mantenuto una posizione equidistante”.

Qui a fianco riproduciamo la nota originale diramata dall’ Histadrut.

Nel testo si afferma che “i dipendenti pubblici fanno parte del servizio pubblico dello Stato di Israele, sono obbligati a servire i cittadini e i residenti e ad agire fedelmente allo Stato. Pertanto durante la guerra ogni dichiarazione/azione/sostegno di funzionari pubblici alle organizzazioni terroristiche contro lo Stato di Israele (di cui esistano prove evidenti), si chiederà di agire per risolvere l’accordo e per la rimozione definitiva dal servizio”.

La nota è firmata dal presidente del sindacato dei dipendenti statali avv. Ofir Alkalai.

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