Presentazione


Aggregatore d'analisi, opinioni, fatti e (non troppo di rado) musica.
Cerco

08/12/2023

12 attiviste in carcere per un blocco stradale

Lunedì 4 dicembre dodici cittadine entrate in resistenza civile con Ultima Generazione sono state arrestate e trattenute in carcere per tre notti. Tutto questo per aver protestato bloccando una strada per 30 minuti.

È una reazione gravissima e totalmente sproporzionata visto che il blocco stradale è normalmente punibile solo con una multa. E mentre loro sono state arrestate un automobilista che le ha investite è a piede libero.

Nonostante siano ora state rilasciate, è chiaro che questo è il modo con cui il governo ha deciso di reprimere i cittadini che protestano pacificamente.

La istituzioni recepiscono quella che è ancora solo una proposta di legge della Lega, arrestando in flagranza e processando per direttissima chiunque effettui un blocco stradale. Il parlamento è bypassato e ridotto a ruolo di ratificatore, la repressione del dissenso fa un altro salto. Siamo sotto attacco e con noi il diritto a protestare in maniera pacifica.

La situazione è assurda: mentre il nostro paese è sempre più vittima di alluvioni, frane e incendi un governo criminale è colluso con i responsabili di queste calamità. E mentre sono impegnati a difendere i loro privilegi, sono anche indagati per fatti ben più gravi di un blocco stradale.

Delmastro, Sgarbi e Santanchè sono solo i più famosi membri della maggioranza che sono indagati. Nessuno di loro è ovviamente sotto arresto; sono chiare le priorità delle istituzioni: libertà per chi è responsabile della devastazione dei nostri territori, gli arresti per chi pacificamente pretende giustizia.

Chiediamo che si smetta di ordinare l’arresto in flagranza per azioni di disobbedienza civile nonviolente.

Fonte

Nessun commento:

Posta un commento