L’Ospedale Al Aqsa, a Deir el-Balah a Gaza secondo le testimonianze dei medici riportate da Al Jazeera è “invaso” da feriti, dopo l’attacco israeliano di ieri al campo profughi di Nuseirat, che ha colpito la scuola al-Jaouni gestita dall’Unrwa, uccidendo almeno 16 persone.
Secondo fonti mediche la struttura sanitaria, che ha la capacità di curare 200 persone, è ora alle prese con almeno 600 pazienti. L’esercito israeliano ha dichiarato che nell’attacco alla scuola Unrwa il suo obiettivo erano i “terroristi” che operavano nella zona. L’agenzia palestinese Wafa ha riferito che l’edificio era invece utilizzato come rifugio per gli sfollati e ospitava centinaia di persone, principalmente donne e bambini, mentre Hamas ha negato che nella struttura fossero presenti suoi combattenti.
“L’affermazione dell’esercito di occupazione sulla presenza di membri della resistenza nella scuola dell’Unrwa al-Jaouni è una bugia”, ha dichiarato l’organizzazione palestinese. “L’occupazione sta cercando, attraverso queste accuse, di far passare e pubblicizzare i suoi crimini all’opinione pubblica e di nascondere il suo chiaro obiettivo che è sterminare la nostra gente”, ha denunciato Hamas.
L’agenzia di stampa palestinese Wafa riporta che sei persone sono morte in un bombardamento aereo israeliano che ha colpito stanotte la città di Zawaida, nel centro della Striscia di Gaza.
Intanto, si incagliano nuovamente i negoziati per lo scambio dei prigionieri e il cessate il fuoco. Una delegazione di Hamas ha incontrato il segretario generale di Hezbollah Hassan Nasrallah venerdì a Beirut, informandolo che il gruppo ha “accettato un cessate il fuoco”.
Israele ha avanzato nuove richieste che potrebbero prolungare i colloqui con Hamas per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e per un accordo sugli ostaggi in cambio di prigionieri, afferma il quotidiano israeliano Haaretz, secondo cui “Hamas aveva già dato la sua approvazione all’ultima istanza presentata da Israele ma nella riunione di venerdì” lo Stato ebraico “ha presentato nuove questioni”, ha detto la fonte di Haaretz a conoscenza dei negoziati, aggiungendo che Israele avrebbe mostrato una “posizione dura” nei colloqui.
Il direttore del Mossad David Barnea, che ha tenuto colloqui per il cessate il fuoco in Qatar durante il fine settimana, ha comunicato ai mediatori a Doha che per progredire su un accordo di rilascio degli ostaggi, Hamas deve accettare il quadro proposto senza alcuna modifica.
Una fonte israeliana di alto livello che ha parlato con il New York Times ha chiarito che la richiesta di Hamas gli consentirebbe di prolungare i negoziati a tempo indeterminato, potenzialmente per settimane o mesi. Secondo la fonte, Hamas vuole assicurarsi di non rilasciare la maggior parte degli ostaggi a Israele per poi ritrovarsi con le forze armate israeliane che riprendono l’azione militare.
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