La demoralizzazione e le diserzioni nelle forze armate ucraine crescono a ritmi vertiginosi. Molte unità dell’Esercito ucraino sono state “decimate” da due anni e mezzo di guerra contro le forze militari russe, e Kiev sconta gravi problemi di morale e le diserzioni sono sempre più frequenti tra i ranghi delle sue forze armate. “I rinforzi sono scarsi ed esigui, e molti soldati sono stanchi e demoralizzati”.
A descrivere questa grave situazione nelle forze armate ucraine dopo due anni e mezzo di guerra, non è la “disinformazione russa” ma l’emittente televisiva statunitense CNN.
“Sono dati impressionanti”, commenta l’emittente USA. E molto probabilmente sono dati incompleti perchè diversi comandanti hanno infatti dichiarato che molti ufficiali non segnalano le diserzioni e le assenze non autorizzate, sperando di convincere le truppe a rientrare volontariamente, senza incorrere in punizioni. Questo approccio è diventato così comune che l’Ucraina ha cambiato la legge per depenalizzare la diserzione e le assenze senza permesso, se commesse per la prima volta.
Contrariamente ai combattenti mobilitati dall’Ucraina all’inizio del conflitto, spesso volontari fortemente motivati e adeguatamente addestrati, i soldati inviati ora al fronte vengono arruolati sulla base della nuova legge sulla mobilitazione entrata in vigore la scorsa primavera, e sono obbligati a servire sino a quando il governo decreti la smobilitazione. I problemi di disciplina, però, sono iniziati secondo la CNN ben prima della scorsa primavera, e si sono aggravati dallo scorso inverno.
La situazione – afferma l’emittente televisiva statunitense – è particolarmente grave in direzione di Pokrovsk, importante snodo logistico ucraino nella regione di Donetsk su cui incombe la minaccia delle truppe russe, che nelle scorse settimane sono avanzate lungo questa sezione del fronte a ritmi piuttosto sostenuti.
La CNN ha intervistato sei comandati e ufficiali delle forze armate ucraine che hanno recentemente combattuto o supervisionato unità militari nell’area: tutti hanno affermato che “le diserzioni e le insubordinazioni stanno diventando un problema diffuso, specie tra le nuove leve”, che spesso vengono reclutate forzosamente nelle città ucraine. Numerosi militari ucraini intervistati dall’emittente televisiva lamentano di non aver ricevuto un addestramento adeguato, e di scontare una grave carenza di armi e munizioni. “Spesso (i soldati ucraini) si trovano in una buona posizione, con una visuale chiara sul nemico che avanza, ma nessun proiettile d’artiglieria (...). Alcuni hanno detto di sentirsi colpevoli perché incapaci di dare adeguata copertura alle unità di fanteria”, riferisce la CNN.
Col progressivo deterioramento della situazione sul campo, “un numero crescente di soldati rinuncia: soltanto nei primi quattro mesi del 2024, i procuratori hanno aperto procedimenti contro quasi 19mila soldati che hanno abbandonato le loro posizioni o disertato, secondo il parlamento Ucraino”.
La CNN ricorda che ufficialmente oltre un milione di persone serve nelle forze di sicurezza ucraine, ma tale dato include il personale che serve lontano dal fronte, in uffici o nella logistica. 19mila casi ufficiali di diserzione sono “un dato impressionante e quasi certamente incompleto”, afferma l’emittente televisiva, cui ufficiali anonimi hanno confessato che spesso questi casi non vengono segnalati o denunciati.
“Non tutti i soldati mobilitati lasciano le loro posizioni, ma la maggioranza lo fa. Quando i nuovi soldati arrivano, vedono quando sia difficile la situazione. Si trovano alle prese con i numerosi droni, pezzi d’artiglieria e mortai nemici”, ha dichiarato alla CNN uno degli ufficiali. “Vengono assegnati a una posizione e se sopravvivono, non tornano più. Lasciano le loro posizioni, rifiutano di andare a combattere, o trovano il modo di lasciare l’Esercito”.
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