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01/06/2025

Su Taiwan cresce la tensione tra Stati Uniti e Cina

Poche settimane fa era stata la rivista statunitense Foreign Affairs a mettere in guardia contro i rischi di una guerra nel Pacifico intorno alla questione di Taiwan. Adesso sono i pezzi grossi dell’amministrazione Trump a suonare sul tamburo con un ritmo inquietante.

Intervenendo alla Conferenza intergovernativa sulla sicurezza che si svolge ogni anno a Singapore, il segretario alla Difesa Usa, Pete Hegseth aveva dato voce alle indiscrezioni sulla imminente e concreta “minaccia” rappresentata dalla volontà della Cina di affermare con la forza il proprio dominio nella regione indopacifica. “Non c’è motivo di indorare la pillola. La minaccia rappresentata dalla Cine è reale, e potrebbe essere imminente”. “Pechino si sta preparando in modo credibile a usare potenzialmente la forza militare per alterare l’equilibrio di potere nell’Indo-Pacifico”, ha sottolineato il capo del Pentagono secondo cui le forze armate cinesi, rispondendo al comando del presidente Xi Jinping, “si stanno addestrando ogni giorno” per essere in grado di invadere Taiwan entro il 2027.

Uno scenario, secondo Hegseth, che deve convincere gli alleati regionali ad aumentare le spese militari. “Chiediamo, e anzi insistiamo, che i nostri alleati e partner facciano la loro parte”, ha detto Hegseth portando ad esempio l’aumento delle spese per la difesa “fino al 5 per cento del prodotto interno lordo” come stanno facendo i partner della Nato.

La risposta della Cina non si è fatta attendere. “Gli Stati Uniti farebbero bene a non scherzare col fuoco” ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese rispondendo al segretario alla Difesa degli Stati Uniti. “Gli Stati Uniti non dovrebbero cercare di usare la questione di Taiwan come merce di scambio per contenere la Cina e non devono giocare col fuoco”, ha fatto sapere Pechino accusando gli Usa di essere “il principale fattore che mina la pace e la stabilità nella regione Asia-Pacifico”. Il governo cinese ha affermato di aver “presentato solenni rimostranze alla parte statunitense” in merito ai commenti di Hegseth, aggiungendo di “deplorare fermamente” le sue osservazioni.

Secondo il ministero degli Esteri cinese, gli Stati Uniti sono “la vera potenza egemonica mondiale e il principale fattore che mina la pace e la stabilità nella regione Asia-Pacifico”. Per mantenere la propria egemonia e promuovere la cosiddetta “Strategia indo-pacifica”, gli Stati Uniti hanno schierato armi offensive nel Mar Cinese Meridionale, alimentato le tensioni e creato instabilità, trasformando la regione in una “polveriera” e suscitando profonda preoccupazione tra i paesi della regione.

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