Vicinissima alla bancarotta, la ex metropoli ormai al degrado totale
passerà sotto il controllo dello Stato. Detroit è la conseguenza di
Chicago.
C'è chi si ispira a Chicago, e c'è chi segue Detroit
(che probabilmente ne è la conseguenza). Come questo blog, che si
occupa della disgraziata città del Michigan ormai da anni,
considerandola un po' la metropoli simbolo della crisi mondiale. Il primo video che abbiamo pubblicato risale al 2008.
Molti ritengono quel che accade a Detroit un po' the shape of things to come, ovvero un assaggio dei tempi futuri: speriamo di no, perché quella città per molti versi è un incubo. L'ultima notizia in arrivo ci dice che la bancarotta è ormai alle porte, e la municipalità sta per passare sotto il controllo dello Stato del Michigan. Il che è un disastro anche politicamente,
nonché preludio a disordini: mentre Detroit, infatti, è a popolazione
prevalentemente di colore e orientamento democratico, lo Stato è a
maggioranza bianca, repubblicana e di mentalità piuttosto retriva. Non
una prospettiva semplice, come sempre da quelle parti.
Detroit, il cui declino abbiamo seguito finora, sembra sempre più scivolare verso scenari da fantascienza in stile Fuga da New York. La popolazione è passata da 1 milione e 800mila ad appena 750 mila in pochi anni, quasi la metà dei cittadini sono fuggiti per cercare migliori opportunità altrove; la geografia cittadina è ormai del tutto schizofrenica, con ampie zone abbandonate e il centro ridotto ad un buco nero; la criminalità è a livelli inauditi, si gettano cadaveri in strada,
le bande fanno il bello e il cattivo tempo indisturbate perché il
comune e le forze di Polizia non hanno più né soldi né mezzi.
C'è stato qualche disperato tentativo di creare lavoro, di trasformare Detroit in una città in transizione, con gli orti urbani e con le attività a km zero. Ma la situazione debitoria e fiscale è talmente grave da impedire qualsiasi rinascita. Situazione debitoria
che naturalmente è considerata di gran lunga più importante di una
metropoli che muore, di cittadini in pericolo costante, di una comunità
disgregata e abbandonata a se stessa. Sarò forse ingenua io, ma a me
pare assurdo che tutto ciò sia sempre e comunque meno importante delle
solite questioni finanziarie.
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