A un certo momento si prospettava una semifinale con una squadra tra Messico, Grecia e Costa Rica. I centroamericani in maglia verde sono stati in vantaggio sull’Olanda fino al minuto 88. Poi Snejder e un rigore di Huntelaar hanno ristabilito l’ordine naturale delle cose nel giro di appena 180 secondi. Per quelli che credono ai segni premonitori nel calcio, una cosa del genere può voler dire una cosa sola. Ma bisognerebbe dire la stessa cosa per il Brasile, graziato dalla traversa su un tiro del cileno Pinilla all’ultimo respiro dei tempi supplementari.
La domenica sera si è conclusa con la sfida tra le cenerentole Grecia e il Costa Rica.
Il manifesto del #calciomolotov (variante piuttosto esplosiva del calcio champagne): un elogio dei tacchetti su tibia e perone lungo due ore, il tempo delle mele dei catenacciari costretti ad attaccare. Insomma, quando si incontrano due squadre abituate a difendersi, chi deve fare la partita? Il risultato è stato un 1-1 con pareggio nel recupero, poi, ai rigori, Theofanis Gekas si è fatto parare il suo tiro mandando il Costa Rica ai quarti di finale. Bisognerebbe riflettere sul fatto che è sempre il rigore la condanna della Grecia, mentre il mefistofelico dio del pallone ha deciso di premiare la nazionale di un paese senza esercito, quella che ha messo in fila dietro di sé l’Uruguay, l’Italia e l’Inghilterra: sette coppe del mondo, in totale.
Per il resto, qui si fa il tifo per l’eliminazione del Brasile. Non perché ci stiano particolarmente antipatici, eh, ma perché sono i superfavoriti per condizioni geografiche, arbitraggi a favore e smodato culo. I carioca, adesso, sulla loro strada verso la finale troveranno la Colombia, formazione che sta facendo vedere quello che forse è il miglior calcio del torneo. Va detto che siamo indecisi: meglio che i brasiliani escano adesso o che, tipo, perdano la finale al Maracanà ad esempio contro l’Argentina, con seria ipotesi di crisi diplomatica a seguire?
Intanto – sempre per la serie #calciomolotov – mentre noi tutti siamo impegnati a guardare i mondiali, dall’altra parte del mondo, la Cina sta affrontando una serie di amichevoli internazionali. Nelle ultime due settimane, sono andati in scena un incontro con la Macedonia (un mesto 0-0) e uno con il Mali, con gli africani che si sono imposti per 3-1. In giro non si trovano cronache né immagini di questi match, ma i siti di scommesse giurano che ci sono stati. Vatti a fidare.
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