Ahmed al-Bekry, vice governatore della provincia di
Omran, ha detto che aerei da guerra yemeniti hanno bombardato le
postazioni dei combattenti Huthi mentre le forze armate operavano via
terra. Le vittime sono state 100 tra i ribelli, 20 tra i soldati
governativi.
“Ora la situazione è calma grazie alla mediazione del
Ministro degli Interni” ha affermato al-Bekry intervistato dalla
Reuters. Tra feroci combattimenti e tregue il conflitto tra Sana’a e i
ribelli va avanti da diversi mesi. Il governo centrale, che
combatte gli Huthi dal 2004, sta cercando di riprendere il totale
controllo dell’area settentrionale del Paese prima delle elezioni del
prossimo anno. Gli Huthi attribuiscono la responsabilità degli scontri
ad alcuni esponenti del partito sunnita Islah all’interno del governo e dell’amministrazione locale di Omran.
Ma a minacciare la sicurezza di Sana’a è
anche al-Qa’eda nella Penisola Araba (AQAP). Negli ultimi mesi i pesanti
bombardamenti dei droni Usa e degli aerei da combattimento yemeniti
hanno fatto decine di vittime nei territori meridionali del Paese dove
il governo centrale è molto debole. Agli attacchi missilistici seguono le violenti ritorsioni qa’ediste che hanno causato molte vittime tra i soldati di Sana’a.
In un video di 28 minuti postato ieri su un sito web di notizie yemenite, AQAP ha dichiarato di aver giustiziato quattro “spie”. Le vittime avrebbero confessato di aver piazzato chip elettronici sui veicoli guidati dai miliziani qa’edisti. I chip avrebbero aiutato i droni statunitensi a rintracciare e bombardare gli insorti causando così la morte di diversi jihadisti di AQAP nella provincia meridionale di Shabwa. L’autenticità del video non può essere al momento verificata.
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