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22/09/2015

Dal saluto di Raul al Papa

Un estratto dal saluto di Raul Castro, rivolto al Papa, che ci sembra spazzi via molta retorica del nostro regime.

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"Sono passati 62 anni da quando il 26 luglio 1953 (io avevo 22 anni e lei 17) abbiamo assaltato la caserma Moncada contro il dittatore Batista.
Poi siamo partiti in 80 e arrivati qui in 12 mitragliati da aerei americani, io Raul e Fidel, Ernesto, Camilo e il partigiano veneziano Gino Donè...

Ogni giorno 10.000 dei nostri ragazzi, fatti medici, esportano economia di pace in tutto il mondo: Venezuela, Honduras, Salvador. In Africa eravamo in 100 a bloccare Ebola, più noi che tutto il resto del mondo, a parte quel gruppetto di italiani con quell'altro medico, sì, Gino Strada.

Siamo ancora in piedi, abbiamo gestito il progresso più straordinario di un popolo sulla faccia della terra nonostante condizioni non proprio favorevoli e oggi siamo qui ad accoglierla.
Prego si accomodi Francesco".

Raul Castro. Presidente della Repubblica di Cuba

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