Questa sera alle 21.00 è prevista la riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per discutere la situazione della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, che Kiev e Mosca si accusano reciprocamente di aver bombardato.
La riunione si svolgerà su richiesta dell’inviato russo presso le organizzazioni internazionali a Vienna, Mikhail Ulyanov, il quale ha anche accusato Kiev di creare “ostacoli e difficoltà artificiali” a una potenziale missione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica presso la centrale nucleare. Al contrario, ieri il G7 ha accusato Mosca di “mettere in pericolo” la regione intorno a Zaporizhzhia e ha chiesto la restituzione dell’impianto all’Ucraina.
La Russia ha ripetutamente accusato le forze armate ucraine di essere responsabili dei bombardamenti avvenuti nei giorni scorsi attorno centrale nucleare di Zaporizhzhia ed ha messo in guardia contro “conseguenze catastrofiche” per l’Europa. Il bombardamento del sito “da parte delle forze armate ucraine”, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, è “potenzialmente estremamente pericoloso” e “potrebbe avere conseguenze catastrofiche per una vasta area, compreso il territorio europeo”.
Kiev invece accusa l’esercito russo di aver colpito le strutture dell’impianto e ha chiesto l’istituzione di una zona smilitarizzata intorno alla centrale di Zaporizhzhia, occupata dalle truppe russe all’inizio dell’invasione.
Nella centrale controllata dai russi ma con all’interno anche personale ucraino della Energoatom, per motivi di sicurezza tre giorni fa è stata ridotta l’attività di due reattori. A renderlo noto è stato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konanshenkov. “Per prevenire incidenti, il personale tecnico ha ridotto la produzione dei reattori 5 e 6 a 500 megawatt”, ha precisato Konanshenkov aggiungendo che ieri un bombardamento ucraino ha fatto scattare il sistema di sicurezza che ha interrotto l’erogazione di elettricità alla centrale.
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