Da oggi, lunedì 4 dicembre, il discusso generale Vannacci – autore del contestato libro “Il Mondo al contrario” è stato trasferito a Roma dove nei prossimi giorni assumerà l’incarico di Capo di Stato Maggiore del comando delle Forze operative terrestri/comando operativo dell’esercito esercito. Che segnale è? È un bruttissimo segnale.
Secondo fonti della Difesa quella di Vannacci “Non è una promozione” aggiungendo che il ruolo “non comporta relazioni con altre istituzioni”. Vannacci, affermano le stesse fonti della Difesa, “dipenderà dal vice comandante delle Forze operative terrestri/Comando operativo Esercito e non avrà autonomia decisionale diretta. Sara solo comandante dei propri capi ufficio”.
Di tutt’altro avviso sembra essere proprio il gen. Vannacci, il quale ieri ha commentato all’Adn Kronos che: “Già da domani sarò a Roma per il mio nuovo incarico di capo di Stato Maggiore del comando delle forze operative terrestri. Una nomina in linea con il mio grado, con la mia funzione e con la mia esperienza”.
“Un incarico prestigioso – spiega Vannacci – che assumerò con grande determinazione e passione e che mi vedrà nella Capitale dove presterò servizio. Un comando che si occupa della validazione delle unità che devono partire con ruoli operativi all’estero, della loro preparazione, del loro addestramento”.
Vannacci, ex comandante dei parà della Folgore e del Col Moschin, con alle spalle missioni in Iraq e Afghanistan, avrà ai suoi ordini tre generali di brigata e diversi colonnelli.
Il 17 agosto scorso il ministro della Difesa Guido Crosetto si era imbufalito, affermando sui social che quelle del gen. Vannacci sono “opinioni personali che screditano l’Esercito, la Difesa e la Costituzione repubblicana”.
Il 18 agosto era arrivata la decisione dello Stato Maggiore dell’Esercito che aveva sollevato Vannacci dal comando e rimosso dal ruolo di capo dell’Istituto geografico militare di Firenze. Il generale, era stato messo a disposizione del comando delle forze operative terrestri.
Il ministro della Difesa Crosetto, preso a pallonate ad agosto anche dai suoi colleghi di partito e di maggioranza per aver chiesto la rimozione del gen. Vannacci, stavolta ha fatto – o ha dovuto fare – buon viso a cattivo gioco.
Non siamo esperti di gerarchie militari, ma un passaggio dal defilato Istituto Geografico Militare a Capo di Stato Maggiore delle forze operative terrestri, non ci sembra proprio un semplice cambiamento di posto, né un incarico ancora più marginale, cui sembrava fosse destinato il gen. Vannacci dopo le polemiche scatenate dal suo libro.
Al contrario, appunto, sembra più una gratificazione per un altissimo ufficiale dell’esercito che ha dato fiato a tutte lo spettro del pensiero regressivo della destra.
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