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04/01/2025

La complicità di Biden con il genocidio, fino all’ultimo

Prima di cedere il comando a Trump, il presidente uscente Biden ha voluto assicurare ulteriori armamenti a Israele nonostante l’indagine della Corte Penale contro Netanyahu e del Tribunale Internazionale contro Israele per genocidio verso i palestinesi.

L’amministrazione Biden ha notificato “informalmente” al Congresso un accordo per la vendita di armi a Israele del valore di 8 miliardi di dollari, circa 7,8 miliardi di euro. A rivelarlo è Axios, il quale cita fonti vicine al dossier, secondo cui il pacchetto comprende munizioni per aerei ed elicotteri da combattimento.

La notifica inviata ieri dal Dipartimento di Stato avviene quando mancano poco più di due settimane al passaggio di consegne alla nuova amministrazione Trump.

L’accordo prevede anche la fornitura di missili aria-aria Aim 120C-8 Amraam, proiettili di artiglieria da 155 millimetri e missili Hellfire Agm-114, oltre a bombe di piccolo diametro, kit Jdam, per trasformare le ‘bombe stupide’ in ordigni di precisione e testate da 500 libre (226 chili): il Times of Israel parla di “bombe pesanti”.

“Il presidente ha chiarito che Israele ha il diritto di difendere i suoi cittadini, coerentemente con il diritto internazionale e con il diritto umanitario internazionale – ha detto una fonte al sito, spiegando le ragioni dietro il nuovo pacchetto – e di dissuadere l’aggressione iraniana e dei gruppi suoi alleati. Continueremo a fornire le capacità necessarie alla difesa di Israele”.

Sull’altro fronte di guerra Biden ha anche varato un ultimo finanziamento in armamenti all’Ucraina per 2,5 miliardi.

Il 9 gennaio Biden, insieme al Segretario di Stato Blinken, sarà un visita in Italia. Per ripudiarne la presenza e la complicità con il genocidio e le guerre in corso gli studenti di OSA hanno indetto una giornata di mobilitazione nelle scuole della Capitale.

Qui di seguito il comunicato degli studenti di OSA sulla visita di Biden in Italia
Dal 9 al 12 gennaio si terrà a Roma l’incontro tra l’ascendente presidente Biden e le nostre istituzioni, in particolare Meloni e Mattarella, in cui si parlerà di come “promuovere la pace nel mondo”.

Questo incontro è l’ennesimo farsa portata avanti dell’Occidente per ripulirsi la faccia di fronte a tutti i crimini che sta portando avanti. Di certo noi non ci facciamo ingannare da questa facciata “pacifista”; siamo ben consci del fatto che le persone che si riuniranno in questi giorni sono i principali artefici e menti pensanti dietro il massacro fra popoli che avviene in Donbass tra il popolo ucraino e quello russo, sono i responsabili e complici del progetto di apartheid sionista che si macchia non solo di 76 anni di occupazione, ma di quasi un anno di genocidio.

Massacri che sono stati ben spalleggiati dal governo Meloni, che ha finanziato un’economia di guerra lacrime e sangue per permettere questo, peggiorando ulteriormente la situazione delle classi popolari che senza una spesa pubblica si sono visti impossibilitati di fronte ai diritti più basici come sanità e istruzione. Contro tutto questo è giunto il momento di mobilitarsi.

Bisogna ribadire che Biden e le sue mani sporche di sangue non è benvenuto a Roma. Lanciamo quindi il 9 gennaio una giornata di agitazione nelle scuole contro Biden, l’economia di guerra al fianco del popolo e della Resistenza Arabo-Palestinese.
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