Il secondo scambio di prigionieri tra la Resistenza palestinese e le forze israeliane ha avuto luogo nel cuore di Gaza City, in Piazza Palestina.
Questo scambio è stato caratterizzato da una nuova dimostrazione di unità e forza delle organizzazioni palestinesi a Gaza, con la partecipazione sia delle Brigate Al-Quds – l’ala militare della Jihad islamica – sia delle Brigate Al-Qassam – l’ala militare di Hamas, insieme al personale di sicurezza palestinese.
Questo scambio ha visto un approccio ancora più organizzato e disciplinato rispetto al primo avvenuto domenica scorsa.
Le soldatesse israeliane prima di essere rilasciate sono state esibite su un palco appositamente allestito dove hanno ringraziato le Brigate Al Qassam durante la seconda fase dello scambio di prigionieri.
Sullo sfondo del palco sono ben visibili slogan come “Palestina – la vittoria del popolo oppresso contro il sionismo nazista”, “Gaza è il cimitero dei sionisti criminali” e “I combattenti per la libertà palestinesi saranno sempre vittoriosi”.
La città di Ramallah, nella Cisgiordania, è esplosa di gioia sabato pomeriggio quando la popolazione palestinese ha accolto i 114 prigionieri liberati, tra cui molti condannati all’ergastolo, che sono stati rilasciati dalle carceri israeliane come parte dell'accordo di cessate il fuoco tra Hamas e Israele a Gaza.
Sabato Israele ha rilasciato 200 prigionieri: 107 sono stati inviati a Ramallah, cinque a Gerusalemme, uno a Umm al-Fahm – una città palestinese in Israele – e 16 a Gaza. Altri 70 prigionieri sono stati portati in Egitto, da dove saranno deportati in altri paesi. Il rilascio dei prigionieri in Cisgiordania è avvenuto dal carcere militare di Ofer, a ovest di Ramallah, poche ore dopo che Hamas ha liberato quattro soldatesse nell’ambito della seconda fase delle operazioni di liberazione dei prigionieri delineata nell’accordo di cessate il fuoco.
Prima del rilascio dei prigionieri palestinesi, Israele ha imposto misure rigorose per impedire qualsiasi celebrazione in Cisgiordania. Le forze israeliane hanno fatto irruzione a Beitunia, la città più vicina alla prigione di Ofer, e hanno impedito ai palestinesi di avvicinarsi all’area. Hanno anche fatto irruzione nelle case di diversi prigionieri, avvertendo le famiglie di non tenere eventi celebrativi. In Cisgiordania l’esercito israeliano ha fatto irruzione in diverse città e villaggi palestinesi per rimuovere le bandiere di Hamas issate dai residenti per celebrare i prigionieri liberati. Le forze hanno anche fatto irruzione nelle case delle famiglie dei prigionieri rilasciati, minacciandole dal non tenere grandi raduni di benvenuto.
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