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27/01/2025

Libano - I militari israeliani sparano sugli sfollati. 22 morti. Cessate il fuoco a rischio

Il rispetto degli accordi di cessate il fuoco non è nelle corde delle forze militari israeliane, né a Gaza né in Libano.

Nella giornata di ieri le forze israeliane hanno aperto il fuoco sugli sfollati libanesi che cercavano di tornare alle loro case nel sud del Libano, uccidendone almeno 22 e ferendone altri 124. I civili libanesi hanno tentato di tornare ai loro villaggi sfidando gli ordini militari israeliani il giorno in cui è scaduto il termine per il ritiro dell’esercito israeliano dal sud del Libano.

Israele venerdì aveva però annunciato di voler mantenere le sue forze armate nel sud del paese oltre la scadenza fissata in base al cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti con Hezbollah. L’accordo, che ha posto fine a un anno di scontri e mesi di guerra tra le due parti, prevedeva anche che Hezbollah si ritirasse a nord del fiume Litani, in Libano.

Il governo israeliano ha accusato il Libano di non aver ancora pienamente rispettato i termini dell’accordo, che richiede il disarmo di Hezbollah nel sud e il dispiegamento dell’esercito libanese nell’area. Tel Aviv aveva fatto sapere di aver bisogno di più tempo per completare il suo ritiro e che non avrebbe ancora lasciato il Libano del Sud.

Ma gli sfollati libanesi si erano messi in marcia per ritornare alle loro case, spesso ridotte in cumuli di macerie. Sfidando gli ordini israeliani, i libanesi si sono trovati di fronte ai carri armati e ai soldati israeliani, dicendo loro di lasciare il territorio libanese. Il portavoce dell’esercito israeliano in lingua araba, ha dichiarato che domenica i soldati “hanno aperto il fuoco per scoraggiare e rimuovere le minacce in diverse aree in cui i sospetti sono stati avvistati avvicinarsi”, ma non hanno fornito prove di minacce.

“Siamo nella nostra terra, e il nemico è colui che si è rivoltato contro l’accordo e ha violato l’accordo. E così, il popolo è quello che sta liberando la propria terra con le proprie mani e il proprio sangue”, ha detto il parlamentare di Hezbollah Hassan Fadlallah, parlando alla TV Al-ManarVogliamo che lo Stato svolga il suo ruolo”, ha aggiunto. Hezbollah, da settembre fino al cessate il fuoco ha subito pesanti perdite nella sua guerra contro Israele ma è riuscito a respingere gran parte dell’avanzata di terra israeliana.

Seguendo e talvolta marciando a fianco dei residenti, l’esercito libanese è stato in grado di posizionarsi in diversi villaggi di confine mentre l’esercito israeliano si ritirava e continua a monitorare le attività dell’esercito israeliano a Maroun al-Ras, Mays al-Jabal, Kfar Kila e in altre città di confine, dove i residenti stanno tentando di tornare alle loro case. Almeno un soldato dell’esercito libanese è stato ucciso e uno ferito dal fuoco israeliano sulla strada che collega Marwahin, Dhayra e Tiro.

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