La Lega, con la firma di Claudio Borghi, ha depositato in Senato un ddl per l’uscita dell’Italia dall’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità.
Sì, avete capito bene.
Un Paese come il nostro, che ha pagato uno dei prezzi più alti alla pandemia, che ha visto ospedali al collasso e medici in prima linea fino allo sfinimento, vuole uscire dall’unico organismo internazionale che coordina la lotta alle pandemie, promuove la salute pubblica e combatte le emergenze sanitarie globali.
Perché? Perché la scienza dà fastidio. Perché i dati, i vaccini, la prevenzione, il metodo scientifico sono troppo complessi da spiegare a un elettorato che si nutre di bufale, di complotti e di scemenze lette su Facebook.
Del resto, stiamo parlando dello stesso partito che ha dato spazio e voce ai negazionisti, a chi gridava contro le “dittature sanitarie” mentre gli ospedali scoppiavano.
Stiamo parlando dello stesso partito che ha diffuso disinformazione sulla pandemia, mettendo in discussione ogni misura di sicurezza giocando con la vita delle persone;
E ora? Ora si va oltre. Addio ai protocolli internazionali, addio al coordinamento nelle emergenze sanitarie, addio ai fondi per la ricerca, addio alle linee guida condivise.
E poi cosa? Niente più vaccini, niente più farmaci condivisi, niente più risposte rapide in caso di una nuova pandemia? Meglio le teorie complottiste dei loro amici di talk show? Meglio affidarsi a qualche guru del web?
La Lega ci vuole fuori dall’OMS. Noi vorremmo loro, una volta per tutte, fuori da qualsiasi governo.
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