Ultim'ora. Il corteo partito dalle case popolari e che cercava di raggiungere via Tiburtina è stato caricato dalla polizia.
Questa mattina nel quartiere popolare di San Basilio, un picchetto popolare di massa ha mandato alle autorità un duplice segnale: da un lato è stato bloccato lo sfratto di una donna malata di tumore da una casa popolare occupata per necessità; dall'altro si è data la risposta dovuta agli apparati comunali che proprio a San Basilio hanno cercato alcune settimane di innescare una guerra tra poveri, sgomberando una famiglia occupante e cercando di insediare una famiglia di immigrati legittimamente assegnataria. La task force dei vigili addetti agli sfratti e la polizia non si sono presentati in via Carlo Tranfo, dove ci sono le case popolari della parte nuova di San Basilio. A un certo punto attivisti e abitanti del quartiere hanno deciso di partire in corteo per le strade del quartiere per spiegare la posta in gioco e il senso dello scontro.
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L'Asia Usb, la Carovana delle Periferie e altri comitati avevano deciso di dare questa mattina una risposta forte e si erano preparati alla resistenza contro ogni tentativo di procedere alla sfratto da parte della task force di vigili-rambo istituita tempo fa e utilizzata ampiamente dal dirigente comunale Barletta. Approfittando dell'assenza di un indirizzo politico da parte della giunta comunale (ancora non è stato nominato un assessore alla casa), i funzionari e gli apparati comunali si sentono le mani libere per poter agire a loro discrezione, in questo caso dichiarando guerra contro le famiglie senza casa.
La domanda abitativa continua ad essere enorme e a manifestarsi come emergenza sociale permanente. A questo le autorità comunali, il governo e un sistema mediatico subalterno agiscono unilateralmente contro le cosiddette occupazioni abusive, cercando di giustificare l'inerzia come conseguenza dell'illegalità di chi occupa case popolari tenute sfitte per mesi e in alcuni casi per anni mentre intere famiglie sono in mezzo alla strada.
Questo meccanismo perverso è stato spezzato dall'organizzazione e dalla resistenza popolare. Oggi a San Basilio, la settimana scorsa a Tiburtino III. La prossima settimana, lunedì 23 gennaio, la mobilitazione popolare si sposta in un altro quartiere della periferia – Tor Vergata – per impedire gli sfratti delle famiglie truffate dai costruttori nei Piani di Zona. Questa mattina intanto è in corso lo sgombero di una occupazione abitativa a Colle Monfortani, nella periferia est della zona Prenestina. Lo scontro sulle soluzioni all'emergenza abitativa a Roma continua a essere frontale.
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