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23/01/2017

Aria sempre peggiore per il lavoro dipendente: i casi di Pisa e Genova

Pisa. Lavoratore travolto ad un picchetto davanti alla ex GB

La Federazione di Pisa dell'Unione Sindacale di Base esprime la massima solidarietà ai lavoratori ex GB dell'autolavaggio e autonoleggio, presso l'aeroporto di Pisa, per la grave aggressione subita durante il picchetto di protesta ieri mattina.

I lavoratori dell'autolavaggio stanno portando avanti una vertenza per il riconoscimento dei propri diritti dopo l'ennesimo cambio di appalto. ieri mattina, durante il picchetto, due lavoratori sono stati investiti da un'automobile che ha forzato il blocco, è un atto gravissimo.

La rabbia e il ricordo del nostro compagno Abdel, operaio e militante sindacale dell'USB presso la GLS di Piacenza ucciso da un camion durante un picchetto,sono ancora vivi.

Le responsabilità, al di là del singolo episodio,sono chiare. Lo sfruttamento selvaggio e le nuove leggi sul lavoro che lo permettono, il sistema degli appalti, i mancati controlli e l'impunità assoluta per chi specula. Una logica criminale, che mette Il profitto privato davanti alla stessa vita di un lavoratore.

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Muore un lavoratore Ikea; i sicari sono la precarietà e gli appalti

Erion Myrtaj aveva appena 27 anni e tutta la vita davanti. Lavorava per la Rhenus, una subappaltante di Ikea. Siamo a Genova e questo povero ragazzo ha continuato a portare mobili su e giù per le scale fino a morire. I giramenti di testa, dicono adesso i familiari, erano cominciati la mattina. Eppure nessuno nella ditta per cui lavorava, lo ha rimandato a casa.

«Il lavoro continua a uccidere – dichiara Francesco Iacovone dell’Esecutivo Nazionale USB Lavoro Privato – e i suoi sicari sono la precarietà e gli appalti».

«Pochi euro l’ora per un lavoro pesante – prosegue il sindacalista Usb – e molto spesso alcuna tutela reale della salute e della sicurezza. L’unico obiettivo delle multinazionali del commercio sembra essere quello di abbassare il costo del lavoro attraverso le scatole cinesi degli appalti e dei subappalti. E non importa se poi qualcuno resta sul campo, vittima collaterale del capitale».

«Proprio lo scorso 8 dicembre avevamo manifestato in tutta Italia contro la multinazionale svedese di uno dei miliardari più ricchi del mondo, contro la sua arroganza e le condizioni imposte ai lavoratori. Ora aspettiamo fiduciosi il lavoro della magistratura ed esprimiamo tutto il nostro cordoglio alla famiglia di Erion. Continueremo a combattere e a manifestare in tutti i luoghi di lavoro contro la logica degli appalti al massimo ribasso e la precarietà. Veri nemici della salute e della sicurezza dei lavoratori» conclude Iacovone.

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