Durante l’Extraordinary China-Africa Summit on Solidarity Against the Covid-19 Pandemic, il presidente cinese si è detto pronto a fornire assistenza ai Paesi più colpiti, costruendo ospedali e inviando esperti.
Dosi di un vaccino anti-coronavirus saranno inoltre messe a disposizione “in modo prioritario ai Paesi africani” non appena il preparato sarà stato ultimato. Xi ha quindi incoraggiato banche e istituti finanziari cinesi a intavolare “serene consultazioni” con quei Paesi “per elaborare accordi per prestiti commerciali con garanzie dello Stato”.
La Cina, ha assicurato il presidente, “lavorerà con le Nazioni Unite, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e gli altri partner per aiutare l’Africa a rispondere all’emergenza Covid-19, e lo farà rispettando la volontà degli Stati”.
Pechino si è assunto infine l’impegno di costruire il quartier generale dell’Africa Centre for Disease Control dell’Unione Africana ad Addis Abeba, la capitale dell’Etiopia. Pechino aveva già annunciato l’intenzione di posticipare la restituzione dei debiti da parte dei Paesi a basso reddito, una misura che riguarderebbe 77 Stati di cui fanno parte anche Paesi africani.
Fonte Agenzia Dire
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Si segnala la notizia non per dire che “la Cina è buona”, ma per indicare la differenza d’approccio nelle relazioni internazionali rispetto al ben noto imperialismo occidentale. Il che, ovviamente, significa anche sapere che “c’è vita” al di là delle alleanze vincolanti che stanno strangolando il nostro e gli altri Paesi mediterranei.
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