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21/06/2020

Milano - I riders si sono presi la città. Ora nessuno ignori le loro richieste


Ieri a Milano i riders si sono presi la città attraversandola compatti in una strike mass selvaggia, tutti insieme, fianco a fianco, per pretendere diritti per tutti i lavoratori e poter entrare ed uscire dalla città con le biciclette, nel nome di una ciclo mobilità sostenibile e del nostro diritto di circolazione.

Trenord ha detto che entro sabato avrebbe aggiunto vagoni per le biciclette e risolto la questione del trasporto delle biciclette sui treni. Dal 3 giugno la compagnia del trasporto pubblico locale ha vietato infatti il trasporto delle biciclette a pendolari, ciclisti e lavoratori (rider compresi) scelta più che assurda che ha creato non poche tensioni e una campagna di screditamento di tutto il mondo rider: durante il lockdown le aziende ci chiamavano “eroi” ed ora siamo già stati dimenticati.

A causa di questo provvedimento scellerato l’altra notte, uno dei rider del nostro network, sceso in piazza con noi mercoledì e giovedì scorso, è stato posto in stato di fermo e come tutti sanno percosso durante la notte di sabato, perché reo di non voler passare la notte in stazione e di voler tornare a casa propria dopo uno sfiancante giorno di lavoro, senza abbandonare la propria bici incustodita per strada.

Fortunatamente Emma sta bene, si sta riprendendo e tornerà presto a manifestare con noi. Nel frattempo sentiremo un avvocato e decideremo il da farsi con lui. Una cosa è certa, quello che è successo ad Emma poteva capitare a chiunque altro di noi, e non deve succedere né essere permesso.

Trenord deve trovare una soluzione al più presto e già da venerdì questo, garantirci il trasporto bici con sicurezza.

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