Alla vigilia di un Consiglio Europeo che vede tra i punti in discussione anche l’invasività della Turchia nelle Zone Economiche Esclusive del Mediterraneo orientale, si segnala un incidente tra navi francesi e turche in relazione alla missione europea sul controllo dell’embargo delle armi alla Libia.
Al momento la Turchia ha respinto le accuse della Francia di agire in modo “ostile” nei confronti dei suoi partner Nato con l’obiettivo di impedire l’attuazione dell’embargo delle Nazioni Unite sulle armi in Libia, descrivendole come semplici accuse.
Secondo quanto riporta “al Jazeera”, un alto funzionario militare turco, ha riferito che l’affermazione secondo cui la marina turca avrebbe minacciato una nave da guerra francese in una missione della Nato è “totalmente falsa”.
Secondo la fonte turca la nave da guerra francese non ha avuto alcun contatto con la nave turca durante l’incidente.
Dal canto suo il ministero degli Esteri francese ha sottolineato in una nota che il principale ostacolo al ripristino della pace e della stabilità in Libia risiede oggi nelle violazioni sistematiche dell’embargo sulla armi delle Nazioni Unite, in particolare da parte della Turchia, a dispetto degli impegni presi a Berlino all’inizio dell’anno.
“Il sostegno apportato dalla Turchia al proseguimento dell’offensiva del Governo di accordo nazionale – afferma la nota di Parigi – va direttamente contro gli sforzi che puntano a ottenere una tregua immediata ai quali prendiamo parte. Questo sostegno si intensifica con comportamenti ostili e inaccettabili delle forze marittime della Turchia nei confronti degli alleati della Nato, che mirano a intralciare gli sforzi della messa in atto dell’embargo sulle armi delle Nazioni Unite. Questi comportamenti, come ogni altra ingerenza straniera nel conflitto libico, devono cessare“, conclude la nota del ministero francese.
Nel frattempo a Tripoli il presidente del Consiglio supremo di Stato libico, Khaled al Mishri, ha ricevuto ieri la delegazione turca giunta in visita in Libia. Secondo le dichiarazioni del ministro degli esteri turco Cavusoglu, “lo scopo della visita è chiaro: ribadire con forza che la Turchia sta a fianco della Libia” e la visita è preparatoria ad un incontro ufficiale direttamente con Erdogan a Tripoli.
Come già accennavamo all’inizio, l’invadenza della Turchia nel Mediterraneo sarà uno di temi caldi del vertice del Consiglio Europeo che inizia domani. Grecia e Cipro da tempo denunciano tensioni e sconfinamenti della Turchia sulle Zee, le zone economiche esclusive nel mare dove sono in corso esplorazioni e perforazioni per i giacimenti di gas sui fondali marini.
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