Il 6 aprile scorso, sul proprio profilo Twitter, la Scuola militare di Saint-Cyr ha pubblicato alcune foto di esercitazioni militari in cui è comparso Spot, il robot a 4 zampe prodotto dalla Boston Dynamics.
L’École de Saint-Cyr, fondata da Napoleone il 1° maggio 1802, forma gli Ufficiali delle Armate di Terra e una parte degli Ufficiali della Gendarmeria. Parliamo di una tra le più prestigiose istituzioni militari europee e mondiali, dalla quale sono usciti Charles de Foucauld, Charles de Gaulle, e persino Philippe Pétain (il collaborazionista che gestì la vergognosa parentesi della “Francia di Vichy”).
Le immagini pubblicate mostrano il robot Spot avanzare – disarmato – in un campo di addestramento a Coëtquidan, in una esercitazione di 80 studenti dell’EMIA (scuola militare inter-armi). Si tratta di studenti che, spiega il Tenente Colonnello Laurent (ouest-france.fr), hanno tutti esperienza operativa e che quindi sono in grado di vedere le potenzialità e i limiti del robot.
L’esercitazione ha avuto anche lo scopo di misurare il contributo della robotica in un’azione militare, analizzare il comportamento dei robot terrestri, il loro tempo di esecuzione della missione, la loro aggressività e le loro vulnerabilità.
Tre sono stati gli scenari dell’esercitazione: un’azione offensiva con presa di un crocevia, un’azione difensiva di giorno e poi di notte, un’azione di combattimento urbano. Tutte e tre le operazioni sono state eseguite dagli studenti con e senza l’ausilio dei robot.
Spot costa 74 mila dollari, e per adesso è arruolato nelle polizia di Stato del Massachussetts, nei dipartimento di polizia di Honolulu e New York. Ha un’autonomia di 90 minuti.
La polizia di New York ha testato Spot come supporto all’azione degli agenti. Tuttavia, si legge sul NYT, alcuni temono che possa diventare uno strumento di sorveglianza particolarmente aggressivo.
Il 27 febbraio scorso, Spot, immatricolato col nome Digidog, ha partecipato a una vera azione di polizia nel Bronx. La preoccupazione è che Digidog possa essere armato e che possa prendere decisioni in autonomia.
Nonostante i termini e le condizioni di utilizzo di Spot fissate dalla Boston Dynamics ne vietano l’impiego come arma o per attivare qualsiasi arma, ciò che può fare Spot con un’arma lo ha mostrato il Collettivo artistico di Brooklyn MSCHF (leggi: Mischief – dispetto) sul sito spotsrampage.com
Con o senza armi, ma senza Intelligenza Artificiale, il cane Spot è solo un’arma passiva all’altezza delle guerre del secolo scorso. E la miserevole performance del Collettivo MSCHF mostra, appunto, cosa può fare un ordigno tele-comandato in un museo – che è ciò che hanno fatto le V-2 su Londra.
Ma qui non si tratta di un ordigno tele-comandato – qui siamo oltre la tele-matica, la tele-visione e il tele-comando. Qui siamo all’uso della forza produttiva sociale dei soldati (e dei civili).
La Forza Sociale Combattiva (seguo ciò che dice Marx dell’operaio sociale nel Capitale 1, I, 2-33), non costa nulla. La forza sociale combattiva (FSC) del soldato si sviluppa gratuitamente appena i potenziali soldati vengono interconnessi tra di loro in una rete neuronale – tipo un cloud ibrido o un social network o un motore di ricerca.
Siccome la FSC del soldato non costa nulla, perché d’altra parte non viene sviluppata dal soldato in potenza, cioè prima che si connetta a un network, essa si presenta come una forza produttiva posseduta dall’esercito per natura, come una forza produttiva della quale non bisogna rendere conto.
Invece, bisogna renderne conto, in quanto l’Intelligenza Artificiale che governerà un soldato come Spot è Scienza Comportamentale scorporata, fissata in algoritmi e banche dati, diventata una potenza combattiva indipendente da soldati (e civili) in carne e ossa, e costretta ad entrare al servizio dell’esercito – stiamo parlando della forza del Soldato Sociale.
Per quanto i BigData si sforzino di produrre sistemi di calcolo indipendenti dalle persone in carne e ossa, a fondamento delle forze produttive e combattive è ancora l’abilità delle persone che pigiano sui tasti come dannati. Non possono espellerci dal processo. Ci tengano separati e segregati e attaccati ai terminali, e lottano continuamente contro ogni nostro tentativo di insubordinazione.
L’Intelligenza Artificiale, che si nutre, tra le altre cose, di Scienza Comportamentale succhiata attraverso le reti neuronali, fa cadere i limiti che legano una persona ad una funzione particolare. Posso comprare scarpe su Zalando e contemporaneamente fornire un profilo di Comportamento alla Scienza. Non sono io ad usare la Rete, ma, viceversa, è la rete che utilizza me per produrre le Sua Scienza e le Sue Macchine.
Con il Cane Soldato questo capovolgimento viene ad avere una realtà tecnicamente evidente. I comportamenti del CaneDroide sono prodotti a partire dai nostri comportamenti. Sarà ora lo ZooDroide a guidarci e comandarci: gli automi siamo noi.
La Scienza Comportamentale, le forze naturali e i profili di comportamento della gente sono incorporati nella Macchina che invera il potere del padrone. In quanto tale, dice Marx, la Macchina automatica ha la stessa consapevolezza e volontà di un capitalista.
Non solo gli algoritmi, dice Panzieri (QR 1,1964), ma anche i metodi, i comportamenti, le tecniche organizzative sono incorporati nel Droide, e si contrappongono alla gente.
Tutto ciò è reso possibile, dice, da un Piano di controllo e disciplina. Allo sviluppo della cooperazione – anche involontaria – degli utenti, corrisponde, da parte del Sistema, lo sviluppo di un piano Dispotico.
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