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04/11/2022

La Russia accusa formalmente la Gran Bretagna per attentato al gasdotto e attacco alle navi russe

Una corrispondenza intercettata tra l’ex primo ministro britannico Liz Truss e il segretario di Stato americano Anthony Blinken confermerebbe il coinvolgimento della Marina britannica nel sabotaggio del gasdotto Nord Stream.

“Impossibile non prestare attenzione al messaggio SMS con cui il primo ministro britannico Liz Truss, un minuto dopo l’esplosione dei gasdotti, riferisce immediatamente al segretario di Stato americano Anthony Blinken che 'tutto è stato fatto'”, ha denunciato il segretario del Consiglio di Sicurezza russo Patrushev in una riunione con i responsabili della sicurezza dei paesi della CSI.

Il fatto che il 26 settembre l’allora premier Liz Truss, un minuto dopo l’esplosione al gasdotto Nord Stream abbia scritto al segretario di Stato Usa Antony Blinken un messaggio con il testo “tutto è fatto”, conferma il coinvolgimento della Marina britannica nell’attacco al Nord Stream. Lo ha affermato Patrushev citando un tweet dell’imprenditore tedesco-finlandese Kim Dotcom. È così che “i russi sapevano che la Gran Bretagna aveva fatto saltare in aria gli oleodotti”, ha affermato Dotcom, il quale però non ha rivelato la fonte della sua informazione.

Il fondatore delle piattaforme di condivisione di file Megaupload e Mega Kim Schmitz, noto anche come Kim Dotcom, aveva scritto su Twitter che Liz Truss aveva inviato a Blinken il messaggio “tutto è fatto” un minuto dopo le esplosioni sui gasdotti Nord Stream.

Il giornale britannico Daily Mail, ha scritto che il telefono di Truss sarebbe stato violato e che la sua corrispondenza è trapelata all’esterno. Secondo il Daily Mail, Kim Dotcom ha affermato di aver appreso del messaggio dall’iCloud di Truss, dopo che era stato rivelato che la Russia aveva violato il suo telefono mentre la Truss era ancora ministro degli esteri. Finora, sostiene il giornale britannico, nè Kim né il portavoce del Cremlino Peskov hanno rilasciato le prove di quanto affermano di aver visto.

Sul piano ufficiale invece, l’ambasciatrice della Gran Bretagna in Russia, Deborah Bronnert, è stata convocata al ministero degli Esteri russo per ricevere la protesta formale per il coinvolgimento di Londra nell’attacco condotto dalle forze armate ucraine contro le navi russe nel porto di Sebastopoli. Lo riferisce la Ria Novosti spiegando che Bronnert è arrivata al ministero degli Esteri russo intorno alle 10 di questa mattina. Davanti al ministero, scrive l’agenzia, è stata accolta da una manifestazione dove sono stati lanciati slogan “la Gran Bretagna è un paese terrorista”.

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