Una volta c’era la privacy, poi arrivò Facebook. Se vuoi informarti sulla vita di tua figlia e sui suoi gusti sessuali devi leggere la sua pagina come fanno tutti gli altri. Se hai tempo puoi scorrere i commenti (ma forse è meglio di no) e farti un giro sulle sue amicizie. Il riserbo lo si tiene in famiglia. In Rete si spiattella tutto. I tuoi figli non ti diranno mai con chi sono usciti e perché sono tornati alle tre di notte, ma lo scriveranno subito sulla loro pagina personale dopo aver twittato con qualche centinaio di follower. Nei casi senza speranza troverai anche le loro imprese su Youporn. E’ come uscire nudi di casa e vestirsi per andare a letto. E’ trendy, e anche un po’ da coglioni, far sapere i cazzi nostri a livello planetario e metterli a disposizione gratis delle aziende di marketing.
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