Berlusconi: cala il sipario.
Il testo della nota del Quirinale: "Il
Presidente del Consiglio ha manifestato al Capo dello Stato la sua
consapevolezza delle implicazioni del risultato del voto odierno alla
Camera; egli ha nello stesso tempo espresso viva preoccupazione per
l'urgente necessità di dare puntuali risposte alle attese dei partner
europei con l'approvazione della Legge di Stabilità, opportunamente
emendata alla luce del più recente contributo di osservazioni e proposte della Commissione europea".
È quanto si legge nella nota diffusa dal Quirinale dopo l'incontro tra
il capo dello Stato Giorgio Napolitano e il premier Silvio Berlusconi.
"Una volta compiuto tale adempimento, il Presidente del Consiglio
rimetterà il suo mandato al Capo dello Stato, che procederà alle
consultazioni di rito dando la massima attenzione alle posizioni e
proposte di ogni forza politica, di quelle della maggioranza risultata
dalle elezioni del 2008 come di quelle di opposizione", conclude la
nota.
Bombe su Teheran?
L'Iran ha lavorato costantemente alla costruzione di un ordigno nucleare sin dal 2003.
Lo dice l'Aiea, l'agenzia atomica internazionale con sede a Vienna, nel
rapporto, presentato ai 35 Stati membri del 'board' dell'Agenzia.
Il rapporto - disponibile su questa pagina del sito israeliano Haaretz - fornisce dettagli su una serie di test, acquisizioni di materiali e tecnologie che proverebbero l'intenzione di Teheran di realizzare testate nucleari per
i suoi missili. Una fonte diplomatica interna all'agenzia atomica,
ripresa dai principali giornali telematici del mondo, ha riferito che si
tratta del "rapporto più pesante mai pubblicato dall'Aiea,
e la conclusione alla quale perviene è una: l'Iran lavora alla bomba
atomica". Il rapporto riferisce anche che alcune delle ricerche,
condotte tra il 2008 e il 2009, sono 'particolarmente preoccupanti', e
che alcune attività hanno 'possibili dimensioni militari'. Teheran ha liquidato il rapporto come fasullo.
Non resta che attendere l'insediamento del tecnocrate tricolore di turno e lo scoppio della terza guerra mondiale.
Belìn che belle prospettive!
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