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14/11/2011

Monti, l'opinione della FIOM (Airaudo).

Come accoglierebbe la Fiom l'ipotesi, per il momento più accreditata, di un governo tecnico guidato da Mario Monti?
Io credo che avremmo bisogno di un governo che cambi politica non solo rispetto a quella di Berlusconi ma anche nei confronti di una politica che l'Europa della finanza sta imponendo a tutti i paesi e anche al nostro. C'è il rischio molto forte che Monti - con l'appoggio di quasi tutto il parlamento - riesca a fare ciò che non è riuscito a fare Berlusconi arrivandoci con lo stesso risultato: far pagare la crisi a quelli che lo stanno già facendo. Con l'aggravante che queste misure vengono adottate senza il consenso degli italiani. In queste ore gli italiani non stanno scegliendo, stanno tifando.

Preferirebbe le elezioni subito?
L'ideale sarebbe un governo di emergenza che adotti le misure strettamente necessarie che porti poi gli italiani alle urne così che il popolo possa dare mandato a un governo per fare - ad esempio - una patrimoniale; che decida che le pensioni non vanno toccate; che possa scegliere un governo in grado di discutere alla pari con le grandi imprese, come la Fiat, che rischiano di lasciare il paese.

Ci troviamo in una situazione fumosa, al buio.
Ecco, io non vorrei che l'emergenza finanziaria cancelli le ragioni di un buon governo. Vorrei sapere il governo che verrà - non scelto dagli italiani - cosa pensa di fare per tenere le aziende in piedi, se deciderà di confermare l'articolo 8. Temo che adesso un governo tecnico abbia il compito di fare "il lavoro sporco" e che l'euforia per la caduta di Berlusconi obnubili le menti. Il rischio più grande è che, alla fine, Berlusconi tenga comunque in mano la chiave per spegnere questo governo visto che il suo appoggio in aula risulta decisivo.

Sarà d'accordo sul fatto che bisogna agire per tamponare un'emergenza.
Non c'è dubbio che ci sia un'emergenza ma bisogna stare attenti che non si risponda solo all'emergenza finanziaria, ma anche a quella di chi cerca un lavoro, di chi ha pochi diritti nel lavoro. Sul tavolo abbiamo messo una cambiale in bianco: mi sembra eccessivo.

E le pensioni?
Certo, bisogna parlare di pensioni, ma saper distinguere i lavori: se io penso a un uomo di 65 anni alla catena di montaggio, penso a una cosa che non esiste.

Che effetto le fa Papademos in Grecia e Monti (probabilmente) alla guida dell'Italia?
Sembrerebbe che per governare un paese bisogna passare dalla Goldman Sachs, dalla Bocconi o comunque dal mondo della finanza. In verità questi banchieri che non hanno saputo prevedere la crisi, che non hanno denunciato per tempo la pericolosità dei prodotti finanziari che l'hanno generata, non ci hanno mai spiegato come si crea la coesione sociale né come si crea il lavoro con buoni diritti.

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