Il fatto non sussiste. La Cassazione salva l'ex capo
della polizia, il potente Gianni De Gennaro e l'ex capo della Digos
genovese Spartaco Mortola, che nel frattempo ha fatto carriera e ora è a
Torino come capo della polizia ferroviaria. I due erano accusati, ed
erano stati condannati, per aver indotto un loro collega a dire il falso
davanti ai giudici.
Qui trovate tutta la vicenda in un articolo di PeaceReporter.
La Cassazione giudica di diritto e non nel fatto, quindi bisognerà attendere le motivazioni della sentenza annunciata. Ma. Ma ci sono intercettazioni. Ci sono fatti.
"In primo e secondo grado - ha affermato l'avvocato Laura Tartarini - i
giudici hanno stabilito la rilevanza della falsa testimonianza di De
Gennaro. Oggi, invece, la Cassazione ribalta la sentenza di condanna.
Per noi è incomprensibile".
Com'è possibile che si arrivi a un ribaltamento così evidente di sentenze precedenti che si poggiano su elementi forti, robusti.
A tal punto da far pronunciare sentenze di condanna su un uomo così
potente, come Gianni De Gennaro (oggi 'capo' dei servizi segreti) ?
Sospendiamo la lettura più naturale di un fatto del genere e diamo
spazio a un'altra domanda. Ma com'è possibile che in dieci anni
la politica non sia stata capace di affrontare il tema dei fatti di
Genova, soprattutto nel centrosinistra e anche nella sinistra oggi
extraparlamentare?
La commissione di inchiesta parlamentare è stata per
anni merce di scambio, o strumento tattico. Inserita nel grande tomo
del programma del governo Prodi non fu mai attuata, tradendo la promessa
elettorale (se non fosse bastata la giusta ansia di verità). Degli anni
della destra c'è poco da dire fra un Fini al forte di San Giuliano, gli
Scajola smemorati che appaiono, scompaiono e riappaiono come ago della
bilancia, vergognosamente, gli Ascierto e quanti si sono rallegrati
delle violenze di quei giorni, violenze in divisa.
Gli ultimi fatti di Piazza San Giovanni a Roma.
Viene da pensare a quelle ore con alcune dichiarazioni nei blog dei
poliziotti, nei forum: il nostro comportamento ha contribuito a chiudere
la ferita di Genova, alcuni scrivevano.
Dubitando di una lettura così debole, e insipida, la sentenza di
Cassazione è nuovo sale gettato sulle ferite di quanti credono ancora
che la legge debba essere uguale per tutti.
Abbiamo, con tutta evidenza, un grande problema politico. Un problema di gestione dell'ordine pubblico. Un problema di responsabilità precise che vengono cancellate, un problema di memoria. Un problema nel legiferare,
perché ancora non abbiamo - passati dieci anni - leggi che permettano
il riconoscimento dei singoli agenti di polizia impegnati su piazza, o
qualche decente norma che vieti l'uso di gas lacrimogeni vietati da
convenzioni di guerra.
Dieci anni. Eppure "Il fatto non sussiste".
Fonte.
Chissà come mai i bastonatori fanno sempre carriera nella nostra "democrazia".
Belìn che schifo!!!
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