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02/11/2011

Supercomputer cinese.

È stato avviato il primo supercomputer completamente made in China. Si chiama Sunway Bluelight, e grazie a migliaia di processori a 16 core è in grado di offrire prestazioni di classe "petaflop" che gli danno di diritto l'accesso all'esclusivo club dei computer più potenti del mondo, anche se lontano dai primi posti.
Il Sunway Blulight è stato installato a settembre presso il centro di ricerca di Jinan, nella parte orientale del paese, non molto a sud della capita Pechino. La sua potenza di calcolo è relativamente distante dai più potenti supercomputer esistenti - il primo della lista è infatti il giapponese K che può arrivare a ben 10 petaflop. Non è nemmeno il supercomputer più veloce della Cina, ma è comunque un risultato notevole. In Cina inoltre si sta continuando a lavorare sullo sviluppo di CPU per supercomputer.

Al suo interno troviamo 8700 processori ShenWei SW1600, per un totale di quasi 140.000 core di calcolo (16 core per processore). Si tratta di CPU a 64-bit, la cui frequenza di lavoro varia da 975 MHz a 1.1 GHz. I processori sono montati su schede che ne uniscono due, insieme a 16 GB di memoria. L'unità base del Sunway Bluelight è poi costituita da un rack che unisce quattro di queste schede (8 CPU, 64 GB di memoria). Valori che si traducono in una potenza massima di 1,07 petaflop, e in una costante pari a 795,9 teraflop.
Secondo Jack Dongarra, che guida il progetto Top500, la nascita di questo supercomputer è stata "una sorpresa". Non solo per il fatto di essere sviluppato completamente in Cina, ma anche perché il Sunway Blulight sembra essere anche un supercomputer molto efficiente, probabilmente grazie a un sistema di raffreddamento a liquido moderno e raffinato.
Questo supercomputer infatti consuma "solo" un megawatt, ma "per costruire un computer così con componenti esistenti ci vorrebbe un'immensa quantità di energia, più o meno quella prodotta da una centrale nucleare di medie dimensioni", spiega Dongarra.
Il design del sistema di raffreddamento sembra quindi essere ancora più interessante del computer stesso. Non è chiaro se gli stessi principi si potrebbero applicare a supercomputer più potenti, ma questo aspetto del progetto cinese ha senz'altro richiamato molta attenzione su di sé.

Fonte.

Impara l'arte e mettila da parte, in attesa di fare le scarpe a quelli chi ti hanno sempre considerato bacino di manovalanza da quattro soldi.

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