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06/10/2012

Napolitano continua a parlare di cessione di sovranità

Visto che il nostro articolo su Napolitano e l'ipotesi di golpe bianco ha suscitato attenzione, informiamo sulle evoluzioni della vicenda.

Anche Wall Strett Italia, che si occupa di trading, ha cominciato a seguire la pista delle mutazioni istituzionali, per adesso guidate da Napolitano, a seguito della ristrutturazione della zona euro. Si tratta, a nostro avviso, di una cessione di sovranità, a causa della ristrutturazione dell'euro, senza reali contropartite. E non si tratta neanche di una novità.
All'epoca del compromesso storico un giornalista chiese a Giorgio Amendola, esponente della destra liberale del Pci, quali fossero le contropartite che il partito comunista chiedeva per la politica di unità nazionale. Amendola rispose "si tratta di un tipo di interesse nazionale per il quale non si chiedono contropartite". Era chiaro che, a quel punto, l'interesse nazionale era diventato una mistica senza contenuti.
L'allievo di Giorgio Amendola, Giorgio Napolitano, ripropone meccanicamente questo schema sulla vicenda euro. Allora tutta la vicenda del compromesso storico portò, nel medio periodo, alla dissoluzione delle sinistre italiane (oltre che allo scioglimento del Pci). Oggi la cessione di sovranità senza contropartite reali, in nome di una crescita che è più metafisica che sostanza, può portare vaste aree del paese al grado, economico e sociale, di minorità coloniale. Il tutto in nome di una retorica paternalistica sull'Europa e sui sacrifici, sul risanamento che non si sa se è più fuori dalla storia o dalla realtà.
Ma, occhio ad un aspetto che riguarda il paternalismo. Ce lo dice uno che il paternalismo lo conosceva, Napoleone Bonaparte: "non vi è nulla di più tirannico di un governo che pretende di essere paterno". 

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