Ad essere pragmatici
fino all'estremo ci sarebbe anche da indicare lo stretto rapporto
esistente tra declino economico dell'Italia, nell'ultimo decennio, e
sgretolamento del sistema universitario. Ma nel centrosinistra
l'università non porta gli interessi, e le cordate di potere, che
garantiscono il sistema bancario e quello immobiliare. Il peso del
sapere pubblico, e i correlati interessi, si è svalutato e nel
centrosinistra si è agito di conseguenza. Senza chiedersi troppo se
convenisse agire diversamente. Tanto che la responsabile educazione del
Pd viene dal marketing che non è esattamente una disciplina magica in
grado di risolvere problemi strutturali. Il centrosinistra ha così
interiorizzato, e capitalizzato in termini di interessi materiali, la
divisione in due del sistema universitario (pochi poli di eccellenza e
il resto al martirio). Quanto alle forze politiche, diciamo, più
progressiste ci sarebbe da capire che l'università non è solo un
problema, già grave, di assorbimento del precariato.
Non
è possibile alcun modello economico alternativo, visto che il
liberismo ha fallito, senza immense iniezioni di sapere nella società.
Ma sarà per un'altra volta, terminate le infinite polemiche su Giovanni
Falcone, le aperture tattiche al centrosinistra in qualche regione o al
senato. Un'altra volta che rischia di non arrivare mai, questo lo
sappiamo benissimo, perchè occuparsi della strategicità dell'università
pubblica non è rilasciare qualche frammento di frase all'Ansa o fare
una convention in un teatro.
Nel
frattempo continua lo stupidario su "ma a cosa serve la laurea", che
dal bar è passato nei convegni come una sorta di intuizione sistemica.
La profonda portata entropica, economica e sociale, della crisi del
sapere pubblico in Italia non è stata capita 30 anni fa, quando era
conclamata, e non si capisce perchè debba essere capita oggi. Quando i
protagonisti sono coloro che hanno cominciato a fare carriera (politica,
professionale) abbracciando tutte le convinzioni sbagliate dell'epoca.
redazione 2 febbraio 2013
redazione 2 febbraio 2013
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