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23/03/2015

Nasce la Super Coop da 4 miliardi di fatturato

La notizia è di qualche giorno fa e ne vedremo a breve le conseguenze. Il 20 marzo scorso i consigli di amministrazione di Coop Adriatica, Coop Estense e Coop Consumatori Nordest hanno dato l'inizio formale al processo di fusione che porterà alla formazione della più grande “cooperativa di consumatori” esistente in Italia. Come sottolineato nel comunicato emesso sui rispettivi siti, essa conterà "2.600.000 soci, 4,2 miliardi di fatturato, 334 punti vendita di cui 45 ipermercati, 19.700 dipendenti al netto delle società controllate e partecipate, le quali operano nei settori finanziario ed assicurativo, del turismo, della comunicazione, delle librerie e dell’immobiliare."

Nei prossimi mesi la fusione dovrà essere presentata e approvata nelle assemblee dei soci ma non dovrebbero esserci sorprese particolari.

Questi numeri mostrano chiaramente la "trasformazione genetica" degli eredi attuali del movimento cooperativo, nato come risposta concreta alla povertà in cui versavano i lavoratori italiani nel '900 e parte integrante di una prospettiva di trasformazione politica della società che è andata completamente perduta.

Riteniamo importante sottolineare due cose. La competizione sfrenata propria del capitalismo porta allo scontro o alla fusione di grandi gruppi economici che vanno a creare dei monopoli e reinvestono i propri profitti in altri settori, ed è uno dei caratteri propri della fase storica che viviamo, molto simile a quella che precipitò l’Europa nel primo conflitto bellico mondiale e che Lenin descrisse nella sua opera "L'imperialismo"; in particolare in Italia, visto lo smantellamento generale del sistema produttivo, la grande distribuzione rimane uno dei pochi settori capaci di contare qualcosa sul piano interno e anche internazionale (oltre che possibile trampolino di lancio per svariato personale politico, Poletti docet). In secondo luogo, riteniamo utile che i consumatori e soprattutto i lavoratori seguano la vicenda con attenzione. Per chi non lo sapesse in questi anni tutto il sindacalismo di base, in particolare l’USB, è stato in prima linea in tante vertenze per ottenere migliori condizioni di lavoro e salariali in queste cooperative, che non si sono affatto contraddistinte per la tutela dei diritti dei propri dipendenti, anzi.

La coop sei tu? Non crediamo proprio.

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