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17/08/2018

C’è chi dice no ai funerali di Stato per le vittime di Genova

Alcune famiglie delle vittime del crollo del viadotto Morandi a Genova, hanno declinato i funerali di Stato che saranno celebrati sabato alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Sono 17, sui 38 deceduti a causa del crollo, le famiglie che hanno scelto i funerali in forma privata. Altre 7 non hanno ancora deciso. “Non vogliamo una cerimonia farsa”, spiega il padre di una delle quattro vittime provenienti da Torre del Greco e che sono morte nel disastro di Genova “Mio figlio non diventerà un numero nell’elenco dei morti causati dalle inadempienze italiane, farò in modo che ci sia giustizia per lui e per gli altri: non dobbiamo dimenticare”. Ad affermarlo è Roberto, il padre di Giovanni Battiloro. “Non vogliamo un funerale farsa, ma una cerimonia a casa, nella nostra chiesa a Torre del Greco. E’ un dolore privato e non servono passerelle. Da oggi inizia la nostra guerra per la giustizia, per la verità: non deve più accadere”, ha concluso. Al posto delle quattro bare dei ragazzi campani, ci saranno così solo le loro fotografie.

Funerali separati anche per Stella Boccia, 24 anni, e per il peruviano Carlos Jesus Erazo Trujillo, 27 anni, i due fidanzati di Arezzo morti nel crollo. Stella sarà portata a Foiano della Chiana (Arezzo) dove sabato 18 agosto alle 15 si svolgeranno le esequie con rito evangelico. La celebrazione si terrà in forma privata e senza telecamere così come voluto dai familiari, alla presenza esclusiva di parenti e amici provenienti anche da Somma Vesuviana (Napoli), luogo di origine della famiglia prima di trasferirsi una ventina di anni fa in Toscana. La giovane vittima riposerà nel cimitero di Badia al Pino (Arezzo). Per Carlos, peruviano da tanti anni residente a Capolona (Arezzo), invece ci saranno i funerali di Stato con le altre vittime sabato a Genova.

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