Da oggi (ieri, ndr) la maggior parte degli studenti d’Italia tornano in DaD al 100% e le scuole tornano a chiudere per la terza volta dall’inizio della pandemia. Una terza chiusura che rappresenta la goccia che fa traboccare il vaso rispetto a una gestione criminale, che è l’ennesima conferma del totale fallimento di una classe politica che gioca col nostro futuro e del sistema scolastico e generale che viene portato avanti.
Già un anno fa a marzo ci chiudevano per la prima volta, delegando alla popolazione le responsabilità delle istituzioni, chiamando all’unità nazionale, dicendoci che sarebbe andato tutto bene e di non lamentarci della situazione perché il Covid era imprevedibile.
A un anno dalla prima chiusura i problemi non sono cambiati, ma anzi si sono accentuati sempre di più con la complicità dei due governi che si sono succeduti. L’emergenza costante allora non è il Covid, ma questo sistema sociale e questo modello di scuola.
È più che mai evidente che il corso dell’anno scolastico è del tutto compromesso, sia a livello di diritto allo studio, che non ci è stato mai garantito in modo omogeneo, sia a livello didattico, a causa di una mancata continuità didattica tra periodi in DaD con cui abbiamo perso mesi di scuola e periodi in presenza serviti solamente a essere sommersi di sterili valutazioni.
Una crisi pedagogica che però inizia dall’anno scorso e che prosegue in perfetta continuità, andando sempre più a peggiorare con il neo ministro Bianchi, che si dice intenzionato a portare avanti il lavoro dell’Azzolina e a far pagare a noi studenti il costo del loro fallimento.
Ma noi non ci stiamo, la nostra pazienza è finita! Dopo un anno scolastico del genere in cui ci hanno privato del diritto allo studio e del nostro presente, non siamo più disposti a pagare il peso delle loro scelte con il nostro futuro, perciò gridiamo con forza: NO BOCCIATURE, NO DEBITI, NO MATURITÀ 2021 e 6 POLITICO garantito a tutti!
Ma non solo, perché queste chiusure sono utilizzate anche per accelerare il modello di scuola dell’UE che in questi mesi abbiamo visto sempre più esasperato, con un’istruzione che continua a lasciare indietro studenti e che ha causato solo una drastica crescita dell’abbandono scolastico, e con l’intenzione di Bianchi di normalizzare la DaD anche dopo il Covid.
Consapevoli quindi che il problema è un modello di scuola marcio fino all’osso che è esso stesso l’emergenza, sia in DaD che in presenza, non saremo certo noi a chiedere di tornare nelle nostre scuole senza che nulla cambi.
Sappiamo che l’unica soluzione è la lotta, è ribaltare questo modello di scuola e costruire l’alternativa per riprenderci il nostro futuro: l’opposizione vi aspetta!
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