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17/03/2021

Letta, il commissario giudiziale del centrosinistra italiano

Scrive Ezio Mauro: “Ma l’immersione di sette anni nel mondo del lavoro dopo l’ostracismo seguito all’invasione renziana di palazzo Chigi, lo studio e l’insegnamento, l’esperienza internazionale, lo rendono atipico e soprattutto libero rispetto al ceto dirigente che l’ha richiamato sulla spinta del “primum vivere“.

Vale a dire: il capo di un partito di sinistra come minimo dovrebbe aver provato che significa lavorare almeno per sette anni. Come dire: meglio i calli sulle mani che le piaghe da decubito da poltrona.

Mah! Tuttavia, qui il callo lo abbiamo fatto noi cui si raccontano ogni volta strampalate teorie politiche.

Si dice sia stato Mattarella a chiamare Letta per fargli fare il segretario credibile di un partito che insieme agli alleati ha ancora la maggioranza parlamentare necessaria per dare sostegno al governo Draghi, ultima spiaggia della credibilità come utenti del Next Generation Eu. Per non lasciare Supermario in ostaggio di Salvini e soci.

Insomma, il preside ha nominato il capoclasse – questo è il ruolo di Letta – perché il Pd è una classe (politica) di ripetenti, bugiardi, spioni, irrecuperabili somari. Una classe che non supererà i prossimi esami elettorali.

Il Pd è una classe politica differenziale. Non ha niente di diverso dagli altri, se non che è affetto dallo stesso male terminale, che è il definitivo declino della funzione storica del partito politico.

Il discorso di investitura di Letta è stato un certificato medico della malattia di un partito che ha esaurito la sua parabola nella realtà italiana; che non sa più fare i conti né con la forma né con la sostanza del significato stesso di “sinistra”; che elegge un segretario per cooptazione da parte della stessa classe dirigente che ha bruciato i suoi predecessori, lui compreso; una nomina senza il dibattito su tesi congressuali e senza nemmeno la pantomima delle primarie.

Il progetto politico del Pd è fallito. In modo vergognoso, come ha detto chiaramente Zingaretti.

La presenza del Pd nell’attuale governo è in amministrazione controllata, affidata da Matterella – qui nelle funzioni di giudice fallimentare – a Letta, che ha assunto il ruolo di commissario giudiziale del centrosinistra italiano.

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