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11/08/2022

Guerra in Ucraina - Neofascista genovese indagato come mercenario

Un neofascista genovese, è stato indagato dalla magistratura per essersi arruolato nella Brigata internazionale ucraina che combatte contro le forze armate russe e le milizie repubblicane del Donbass.

Il reato ipotizzato dai magistrati è quello previsto dall’articolo 3 della legge 210/1995 che ratifica la convenzione internazionale dell’Onu contro il reclutamento, l’utilizzo, il finanziamento e l’istruzione di mercenari. Il giovane, Kevin Chiappalone, sarebbe militante di CasaPound. Di lui non si hanno notizie da circa un mese. Si troverebbe nel Donbass.

L’indagine della Digos era partita dopo le dichiarazioni del neofascista al settimanale Panorama in cui annunciava di volere partire per difendere l’Ucraina dopo avere sentito Putin parlare di “denazificare il Paese”. Al momento il neofascista genovese è l’unico indagato, ma gli investigatori stanno cercando di capire se vi siano altri mercenari e se vi sia una rete di reclutatori.

Le istruzioni per il reclutamento vengono però diffuse dalle ambasciate e dai consolati ucraini – attività proibita in Italia – prevede il rilascio di un documento dal consolato di Milano (come all’Ambasciata di Roma) – con le istruzioni per entrare in Ucraina: la lista degli spostamenti, i riferimenti delle cariche militari e il commissariato a cui rivolgersi una volta lì. Si passa per la Polonia, a Rzeszon, dove ci sono dei pullman per i gruppi di reclutamento, poi indirizzati con mezzi blindati fino a Korchova, proprio sulla frontiera. Una volta in Ucraina firmerà un altro documento per l’arruolamento volontario. Poi si va direttamente al coordinamento di Novoyavorivsk, vicino Leopoli.

Una foto pubblicata lo scorso 17 maggio sulla pagina Facebook “Milza Zena”, riconducibile a Kevin Chiappalone, lo ritrae in mezzo ad altre persone in divisa militare e armate con la bandiera dell’Ucraina alle spalle. Il suo volto è l’unico non oscurato in mezzo alle altre persone.

Gli accertamenti condotti dalla Digos hanno permesso di appurare il neofascista è entrato in Ucraina con un pullman dalla Polonia, dopo che aveva raggiunto Varsavia in aereo.

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