Nella capitale argentina Buneos Aires la polizia ha represso duramente i pensionati – di cui molti invalidi – con gas lacrimogeni e pestaggi, durante la nuova manifestazione di ieri dal Congresso a Plaza de Mayo per manifestare contro il veto di Milei alla legge che aumenta la pensioni minime.
Ci sono stati un totale di 27 feriti e due persone sono dovuto essere trasferite in ospedale, secondo l’equipe medica che ha assistito alla scena.
Il traffico era stato bloccato intorno al Congresso, dove ci sono diversi isolati con un doppio cordone di polizia e agenti di prefettura e gendarmeria, che sono avanzati sui manifestanti i quali si sono allontanati dalla zona e hanno liberato la circolazione delle strade.
Gli incidenti sono iniziati quando i pensionati hanno cercato di marciare lungo Rivadavia Avenue e hanno iniziato ad essere repressi con spinte, colpi, bastonate e gas lacrimogeni dalle forze di sicurezza. La grande operazione di polizia è dovuta al fatto che il governo aveva annunciato che avrebbe applicato il protocollo anti-picchetto, se necessario.
Diversi deputati nazionali erano presenti e si sono uniti alla protesta dei pensionati, tra cui Eduardo Valdez, Juan Marino e Hugo Yasky. Alla manifestazione ha partecipato anche Eduardo Belliboni, capo dell’Unità Piquetera.
Tra le organizzazioni che hanno aderito alla manifestazione c’erano la CTA Autonoma, il Sindacato dei Lavoratori Pensionati in Lotta (UTJL), il Sindacato dei Lavoratori dell’Economia Popolare (UTEP), i Territori in Lotta, il Movimento Evita, il Coordinatore per il Cambiamento Sociale, il Movimento dei Lavoratori Esclusi (MTE), i Barrios de Pie, il Polo Obrero, il Movimento Socialista dei Lavoratori (MST) e il MST-Teresa Vive.
Intanto i sindacati CGT, i due CTA e l’UTEP hanno annunciato che sì mobiliteranno giovedì 12 settembre davanti al Congresso per “respingere” le politiche economiche del presidente Javier Milei e contro il veto posto dal governo all’aumento delle pensioni minime.
Lo sciopero è stato annunciato attraverso una conferenza stampa congiunta in cui erano presenti i leader sindacali Hugo “Cachorro” Godoy, della CTA autonoma; Hugo Yasky, CTA dei lavoratori; Pablo Moyano, co-segretario generale della CGT in rappresentanza del Fronte Sindacale e Sergio Palazzo, segretario generale de La Bancaria.
“Di fronte alla nuova disposizione dittatoriale del presidente Milei, che si scaglia contro il Congresso, le organizzazioni convocanti hanno concordato di respingere all’unisono, non solo la validità del decreto 70/23, ma anche il veto a un miglioramento salariale per i pensionati”, ha detto Godoy. In questo senso, il leader sindacale ha affermato che “i pensionati, insieme ai bambini, sono i settori più colpiti da questa politica spietata del governo Milei”.
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