Secondo quanto riportato dal quotidiano Israel Hayom, il ministro degli Esteri israeliano Sa’ar ha minacciato domenica di annettere completamente gli insediamenti in Cisgiordania e nella Valle del Giordano in risposta al riconoscimento dello Stato di Palestina da parte di paesi come il Regno Unito e la Francia.
“Qualsiasi misura unilaterale contro Israele verrà affrontata con misure unilaterali corrispondenti”, ha affermato il ministro israeliano, riferendosi all’intenzione del regime di Tel Aviv di rispondere annettendo territori palestinesi se la comunità internazionale riconoscerà la Palestina come Stato.
Come riportato da Israel Hayom, questo avvertimento giunge quando il presidente francese Emmanuel Macron ha avanzato la proposta di organizzare una conferenza internazionale a New York a metà giugno, volta a ottenere il riconoscimento internazionale dello Stato palestinese, con il sostegno dell’Arabia Saudita.
Il giornale Israel Hayom rivela che gli Stati Uniti avevano informato Israele che non avrebbero partecipato alla conferenza, ma che non avrebbero fatto pubblicamente pressione sugli altri paesi per scoraggiarli dal parteciparvi.
Il 20 luglio 2024, la Corte Internazionale di Giustizia (CIG) ha stabilito che la presenza continuata del regime israeliano nei Territori Palestinesi occupati è “illegale”, sottolineando che i palestinesi hanno “diritto all’autodeterminazione” e che “gli insediamenti israeliani nei Territori occupati devono essere evacuati”.
Secondo fonti palestinesi, “il numero di coloni in Cisgiordania ha raggiunto circa 770.000 unità entro la fine del 2024, distribuiti in 180 insediamenti e 256 avamposti, di cui 138 classificati come pastorali e agricoli”.
La guerra genocida di Israele contro i palestinesi Gaza, ha causato finora almeno 53.939 morti, 122.797 feriti e più di 11.000 dispersi, secondo il Ministero della Salute palestinese.
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