di Giorgio Cremaschi
Guardate la foto di questo generale tedesco. Non è un Kommandant delle SS del 1945, ma un maggior generale della BundesWehr di oggi.
Si chiama Christian Freuding ed ha raggiunto improvvisa notorietà mondiale perché ha annunciato un prossimo attacco della Russia in Ucraina con 2000 droni; e poi ha proposto il modo per affrontarlo: un bombardamento preventivo degli aeroporti e delle attrezzature logistiche di Mosca. Insomma una blitzkrieg, una guerra lampo, contro la Russia ottant’anni esatti dopo la fine catastrofica, per la Germania, di quella precedente.
Nello stesso tempo il capo di questo generale, il cancelliere di Germania Friedrich Merz, ha dichiarato il proprio incondizionato sostegno a Israele.
Israele non è come la Russia, è una democrazia e si sta difendendo da un attacco, ha solennemente affermato.
Per questo il capo del governo, di democristiani e socialdemocratici uniti, non solo ha rifiutato ogni condanna e sanzione verso lo stato che sta commettendo un genocidio, ma ha rivendicato di continuare ad inviargli armi. Del resto la Germania di armi da distribuire in giro ne ha e ne avrà sempre di più, con il nuovo programma bellico da mille miliardi e con la folle politica di riarmo imposta, in accordo con Trump e la NATO, a tutta l’Unione Europea.
Che è guidata da Ursula von der Leyen, socia politica di Merz, e da una maggioranza composta da popolari, liberali e socialdemocratici, maggioranza della quale il governo tedesco è azionista di riferimento.
Insomma dopo ottant’anni la Germania si riarma, spinge l’Europa alla guerra mondiale contro la Russia e sostiene lo sterminio di un popolo, questa volta quello palestinese.
Naturalmente il governo della Germania democratica attuale non ha nulla che vedere con quello nazista di ieri, però perché non riesce neppure a cambiare la faccia ai suoi generali?
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