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22/07/2025

Sul mattone il campo in Italia è larghissimo

L’altra mattina a Radio Popolare sono andate in onda soltanto interviste ad esponenti milanesi del Partito Democratico (ti pareva) i quali, mentre i cementificatori si mangiavano Milano facendo schizzare i prezzi degli immobili alle stelle, tra una dormita e l’altra, hanno votato ogni porcheria possibile.

Ora che sono partiti arresti ed avvisi di garanzia all’indirizzo dei propri compagni (si fa per dire) di partito, improvvisamente, si svegliano e si ricordano – e ci ricordano – che il vero problema di Milano è “l’emergenza abitativa”. Ma va??? 

Eppure l’unica risposta all’emergenza abitativa, a Milano, fino ad ora, è stata soltanto l’indifferenza mentre ogni giorno si consumavano sgomberi e si distribuivano manganellate ai senza casa e mentre si tengono sfitte almeno 100 mila case, spesso abbandonate, che rimangono inutilmente vuote.

Peraltro, secondo l’ultimo rapporto ISPRA(marzo 2025), Milano è la terza città italiana per suolo consumato, con quasi il 60% del territorio comunale edificato. L’analisi dei dati tra il 2015 e il 2023, le immagini satellitari e l’uso di programmi GIS open source mostrano che più di un terzo di questa superfice è stata “divorata” dai famigerati “progetti di rigenerazione urbana”.

Pur con qualche diversa sfumatura, tutto il PD fa quadrato attorno a Sala. La Schlein lo ha subito chiamato al telefono per esprimergli la sua “solidarietà e vicinanza”. E il sindaco di Milano ha incassato pure la solidarietà di Giorgia Meloni mentre i partiti della maggioranza che sostiene il suo governo hanno costruito gran parte dei propri granitici sistemi di potere locali e nazionali proprio sulla cementificazione selvaggia, sulle così dette “grandi opere”, sulla gestione opaca degli appalti e sui favori ai palazzinari amici.

Intanto FdI, Lega e M5S hanno chiesto le dimissioni della giunta Sala. Ma come non ricordare, a proposito proprio del Movimento Cinque Stelle, la brutale cacciata dell’urbanista Paolo Berdini dal posto di assessore all’Urbanistica della prima Giunta Raggi del comune di Roma, avvenuta nel febbraio 2017, a causa della sua opposizione al via libera dell’amministrazione pentastellata in merito alla grande speculazione immobiliare che ruotava – e continua a ruotare – attorno alla costruzione del nuovo stadio della Roma, tornato al centro dell’attenzione, proprio in questi giorni, con il nuovo progetto che dovrebbe interessare la zona di Pietralata. Sono cose che non si dimenticano.

La domanda è sempre la stessa: ma se quelli di “sinistra” fanno le stesse cose di quelli della “destra” perché uno dovrebbe votarli? Anzi, perché dovrebbe votare?

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