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29/10/2014

Lo stress non è finito, i test neppure. Ma le banche italiane stanno male

Nonostante non manchi certo la quantità di informazione, sul sistema bancario, la qualità spesso latita. I media poi si occupano di banche solo in caso di grave crisi opacizzando, non appena possibile, le notizie. Lo stress test della Bce, una sorta di analisi dello stato di salute delle banche europee in caso di crisi, è stato infatti trattato con il massimo di opacità possibile da quasi tutti i media che fanno opinione. Riportando al massimo i comunicati ufficiali, sempre ottimistici, sullo stato di salute delle banche italiane.
Due considerazioni:
1) le banche sono un vulcano in continua eruzione durante questa crisi, quando esplodono la crisi si fa più acuta;
2) questo vulcano, almeno per le principali banche, passerà sotto controllo diretto della Bce.

Si tratta di passaggi apparentemente tecnici ma in verità con grosse conseguenze politiche ed economiche su ogni paese. Un esempio: Monte dei Paschi, che non ha passato i test, vedrà la propria crisi governata, nel passaggio all'unione bancaria diretta dalla Bce, da soggetti forti esterni a questo paese. Noi non siamo nostalgici del nazionalismo, ci mancherebbe, ma piuttosto invitiamo a stare attenti alle conseguenze di questi processi. Come al fatto che le banche italiane che hanno superato lo stress test lo hanno fatto grazie alla bolla, all'immissione di liquidità nel sistema bancario, e non all'economia. Infatti, prendendo a prestito dalla Bce a tasso bassissimo, hanno potuto fare profitti comprando bond italiani. Invece la sofferenza, dovuta alla crisi economica della banche, resta tutta.

Invitiamo a leggere questo articolo e dare un'occhiata ai grafici per farsi un'ldea cliccando su questo link.

Redazione, 27 ottobre 2014

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