La vicenda delle cariche a Roma contro gli operai Ast, di per sé, potrebbe anche essere considerata come un episodio comunque inaccettabile ma magari minore. Si tratta invece di un episodio, dal punto di vista simbolico, molto significativo. Perché ha coinvolto, nella piena consapevolezza del governo, il segretario della Fiom Landini. E perché, sia prima che dopo la carica, il tutto si accompagna ad episodi di denigrazione nei confronti della Cgil. Un decina di mesi fa lo dicevamo, non appena Renzi fu eletto segretario del PD, che riconoscevamo l'emergere di uno stile di comunicazione modaiolo e squadrista. Prevalentemente modaiolo, specie in materia di feticismo delle merci digitali, ma con qualche venatura di atteggiamenti squadristici che Renzi non poteva aver preso dalla originaria matrice culturale democristiana.
Link: Renziana, la squadraccia digitale che fa parlare di sé
Ora, dopo la sfida lanciata in modo aperto alla Cgil e alla "sinistra" del suo partito, Renzi fa capire di non temere l'eventuale rigonfiarsi della piazza. Se gli scioperi si faranno più fitti non c'è timore, fa intendere il governo, fino all'uso della forza se necessario. E lo fa capire manganellando anche Landini, il tipo di segretario sindacale al quale storicamente va l'immunità durante gli scontri di piazza. Quel "non abbiamo paura", che dalla Leopolda risuonava rivolto gli avversari politici, grazie alla carica contro gli operai di Terni lo si può intendere nella sua più piena estensione di significato. Renzi è disposto a tutto pur di raggiungere i propri obiettivi. Che, in fondo, non sono così roboanti. Galleggiare politicamente da sgravi in materia di Irap a Roma, e maggiori tagli per far contenta Bruxelles, è qualcosa non all'altezza delle ambizioni. Anzi ricorda, quello si, la pratica democristiana del piccolo cabotaggio. Intanto però, anche per pochi obiettivi maledetti e subito,il governo Renzi fa capire di essere disposto a tutto.
Il selfie col manganello scattato assieme agli operai di Terni farà precedente. Non c'è da dubitarne.
Redazione, 29 ottobre 2014
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