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Roma vuole cambiare
Ma per farlo non basta cambiare il governo della città. È indispensabile liberarsi dei vincoli del patto di stabilità, ingaggiare una battaglia per le risorse da destinare ai servizi, alla mobilità, al ciclo dei rifiuti.
Per cambiare è necessario il protagonismo dei territori e delle periferie; della città che soffre la crisi e che aspetta alle fermate degli autobus; della città sotto sfratto e di quella che occupa spazi abbandonati per riempirli con insostituibili esperienze di solidarietà, cultura e mutualismo.
Roma può cambiare solo se a decidere sul futuro della città saranno i suoi stessi cittadini; se saremo in grado di costruire nuove forme di democrazia radicale contro gli avvoltoi che aspettano di speculare sui nostri territori e di accaparrarsi i servizi pubblici costringendo alla privatizzazione; se al centro saranno messi i beni comuni, la loro valorizzazione e gestione democratica.
Per cambiare alla città non servono (e non bastano) bravi tecnici e burocrati onesti e valutazioni infinite di ‘curriculum’ professionali, Se le competenze non sono al servizio di un progetto di cambiamento, se non si ha una visione globale e d’insieme di questa città, se il lavoro di governo non si contamina con i saperi prodotti dalle esperienze di lotta, dei comitati di quartiere e dalle associazioni, in un processo di vera e fattiva partecipazione democratica, tutto ciò che resterà non saranno altro che tagli lineari al bilancio. Tutto secondo le regole certamente, quelle stesse “regole” con cui Roma è stata "legalmente" saccheggiata per anni ed in nome di quella stessa legalità contabile, nel nome di un debito indiscutibile, impone scelte di cui pagano le conseguenze soltanto gli abitanti di questa città.
A cento giorni dall’insediamento della nuova giunta stiamo constatando la totale discontinuità con i programmi che avevano ricevuto il consenso così ampio dei cittadini romani, e che ha conferito a questa giunta un’ampia maggioranza in grado di operare radicalmente su scelte di campo sostanziali e di vero cambiamento di rotta con i diktat dei piani di rientro e dei grandi potentati economici.
E per questo, a cento giorni dall'insediamento della nuova Giunta comunale, invitiamo tutta la città solidale, i cittadini delle periferie e la città che resiste, in piazza del Campidoglio martedì 4 ottobre dalle ore 16.00 per una grande agorà: Roma vuole cambiare, cambiamo Roma!
Sono invitati a partecipare i comitati di quartiere, le realtà culturali e associative, gli spazi sociali, i sindacati di base e le realtà di lotta, i consiglieri comunali, i presidenti e i consiglieri dei municipi, la giunta capitolina.
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